Forse stavolta ci siamo davvero. Dopo annunci, ritardi e qualche marcia indietro, il documento unico di circolazione potrebbe diventare una realtà, come per gli automobilisti di tutti gli altri Paesi europei. Un solo foglio, al posto della coppia certificato di proprietà e libretto di circolazione. Con un risparmio di 39 euro per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà: 61 euro contro i 100 che si pagano adesso.
Il compromesso: foglio unico, no agenzia unica
Era stata la riforma della pubblica amministrazione, approvata quasi due anni fa, a prevedere questa novità. Poi è cominciato il lungo percorso del decreto attuativo che si dovrebbe chiudere in questi giorni. Rispetto al progetto iniziale si è scesi a un compromesso: non ci sarà la fusione tra il Pra, il pubblico registro automobilistico gestito dall’Aci, che oggi rilascia il certificato di proprietà, e la Motorizzazione, che invece consegna il libretto di circolazione. Non ci sarà un’agenzia unica con conseguente spostamento di personale ed eterne guerre di posizione tra chi viene inglobato e chi ingloba, cioè su chi comanda. Le banche dati resteranno due, separate, ma l’effetto per il cittadino automobilista dovrebbe essere lo stesso.
Il testo sul tavolo del governo
Lo schema è contenuto in un decreto messo a punto dal ministero delle Infrastrutture. Il testo è ora all’esame dei ministeri della Pubblica amministrazione e dell’Economia. Dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri a giorni, in piena zona Cesarini, visto che la riforma della pubblica amministrazione fissava la data limite del 28 febbraio.
Mancano pochissimi giorni, il testo è pronto. Se il governo vuole davvero si può fare.