studio in SONDRIO - via Brigata Orobica 45 - Tel 0342 514762 peritosalini@gmail.com

domenica 13 novembre 2016

WORK-SHOP FEDERPERITI FIRENZE 17 NOVEMBRE / MODENA 18 NOVEMBRE 2016

WORK-SHOP – FIRENZE – 17 novembre 2016 – h. 9.30
WORK-SHOP - MODENA - 18 novembre 2016 - h. 9.30

Il mondo delle perizie e degli accertamenti così come quello delle investigazioni, sta cambiando profondamente e rapidamente. Figure che sembravano, nel passato, consolidate, stanno svanendo come la nebbia in un giorno di sole.
Ritenendo di dover e voler affrontare tutti i temi a 360° sia del mondo dell’auto, che di quello dei danni e comunque del mondo assicurativo in genere, abbiamo ritenuto opportuno organizzare un Work-shop per affrontare questi temi e discuterli con chi lo riterrà utile ed opportuno, il giorno

17 novembre 2016 alle ore 09.30 
presso The GATE Hotel Area di servizio Firenze Nord  /A11 – Sesto Fiorentino FI
e
18 novembre 2016 alle ore 9,30 
presso Hotel Real Fini Baia del re strada Vignolese 1684 - MODENA

Verranno sviluppati gli argomenti da parte di:
- Michele DORES – Investigatore capo del Centro Investigativo Assicurativo S.r.l.;
- Checco SIMEONI – Investigatore collaboratore del Centro Investigativo Assicurativo; S.r.l.;
- Gianni TESSE – Responsabile Periti Auto di FEDERPERITI gest S.r.l.;
- Fabio OSTE’ – Responsabile del progetto ACADEMY – Formazione ed aggiornamento professionale dei periti assicurativi;
- Alle ore 13.00 Light Lunch offerto da Federperiti Servizi Innovativi s.r.l.;
- Dalle 14.30 Dibattito.

Al termine del dibattito, conclusioni a cura di Filippo ZAFFARANA – Presidente di FEDERPERITI ed a seguire incontri diretti e riservati per affrontare le ipotesi di collaborazione con le nostre Società:
- FEDERPERITI Gest s.r.l. – Perizie auto e rami;
- CENTRO INVESTIGATIVO ASSICURATIVO S.r.l. – Accertamenti ed investigazioni;
- FEDERPERITI SERVIZI INNOVATIVI S.r.l. – Formazione ed aggiornamento professionale.


La partecipazione è aperta a tutti i colleghi che sono interessati ad affrontare e discutere di questi argomenti. Per ragioni organizzative, è gradita la conferma della partecipazione a: segreteria@federperitigest.it

domenica 21 agosto 2016

Bollo “ventennali”, la Corte Costituzionale accoglie il ricorso del Governo

C’è poco da fare: il Governo Renzi non intende mollare la presa sulla questione dell’esenzione del pagamento del bollo per i veicoli tra i venti e i trent’anni. Dopo che molte regioni avevano mantenuto benefici per i proprietari di tali veicoli – alcune esentando del tutto i veicoli in possesso di certificazione di storicità, altre imponendo il pagamento di una cifra forfetaria di modesta entità – la Presidenza del Consiglio dei Ministri (leggasi Renzi in persona) ha ricorso presso la Corte Costituzionale contro le leggi regionali di Basilicata e Umbria. Dal Palazzo della Consulta di Roma è quindi giunta una sentenza che rimette tutto in discussione, accogliendo la tesi del Governo, che sostiene un vizio di forma, e dichiarando illegittime le leggi delle due regioni, giudicate come scappatoie fiscali che lederebbero l’esclusiva competenza legislativa dello Stato in materia di tributi erariali.
La Consulta ha ritenuto che le leggi regionali fossero in contrasto con alcuni articoli della Carta Costituzionale, che regolano la potestà legislativa e l’autonomia finanziaria degli enti locali: in sostanza, la Corte ha sancito la validità della legge n. 190/2014, quella che privava di qualsivoglia esenzione i veicoli “di interesse storico o collezionistico” con più di venti anni e meno di trenta, ribadendo che i benefici sono di esclusiva competenza delle sole “auto d’epoca”, cioè quelle con oltre trent’anni. Ora, i proprietari di questi veicoli dovranno pagare la tassa: ciò che non è chiaro e se la sentenza sia retroattiva, cioè se dovranno essere pagati anche i bolli relativi agli anni passati. Quello che però risulta ancora meno chiaro – in un pasticciaccio tipicamente italico, già stigmatizzato da Ruoteclassiche –  è cosa accadrà nelle altre regioni. Per quanto possa apparire incredibile, ancora una volta la situazione, cioè l’obbligo di pagamento, è assolutamente variabile da una zona all’altra. Questa sentenza rimette tutto in discussione, aprendo un vaglio di possibilità su almeno due fronti: il primo sostiene la tesi che, a seguito del provvedimento della Corte Costituzionale, tutte le regioni dovrebbero abolire ogni tipo di esenzione, con il risultato che gli appassionati di tutta Italia si troverebbero nella medesima condizione, cioè quella di pagare il bollo fino al compimento del trentesimo anno di età del loro veicolo. La seconda tesi, che fino a ulteriori pronunciamenti parrebbe la più sostenibile sotto gli aspetti giuridici, ritiene che la sentenza riguardi esclusivamente le regioni Basilicata e Umbria, mentre per le altre regioni nulla cambierebbe.
C’è anche da considerare un aspetto non trascurabile: alcune regioni, come Lombardia e Veneto, stanno applicando le esenzioni in virtù di leggi ben più datate di quelle adottate da Basilicata e Umbria, approvate solo a seguito della legge nazionale del 2014. Queste leggi, che tutelano l’esenzione, furono all’epoca avallate dal Governo stesso. Fabio Rolfi, il consigliere regionale lombardo che già si interessò della vicenda, stimolando gli assessori competenti, ha commentato: “Il Governo Renzi va contro le auto storiche e le esenzioni regionali. La legge lombarda per ora resiste, continuiamo a difendere gli appassionati lombardi”. Da parte sua, l’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, Massimo Garavaglia, ha ricordato che la legge lombarda fu approvata dal Governo e che, pertanto, non potrà che restare in vigore. Parere condiviso da Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo Economico, che ha ribadito come la questione sia stata ampiamente valutata al momento dell’approvazione della legge, esprimendo solidarietà agli appassionati di automobilismo storico. L’amara analisi è che, in questo caso, il pagamento del bollo per le ventennali è applicato come se l’Italia fosse una scacchiera, con cittadini di serie A e di serie B.
Paolo Mazzetti

domenica 7 agosto 2016

PERITI ASSICURATIVI contributo 2016

Ai sensi dell'art. 337 del D.Lgs. 209/2005 recante il Codice delle assicurazione private, come modificato dal D.Lgs. 74/2015 (art. 1 comma 192), i periti assicurativi iscritti nel Ruolo sono tenuti al pagamento a Consap di un contributo annuale denominato "contributo di gestione del Ruolo dei periti assicurativi", il cui importo è stabilito annualmente con Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze.
Per l'anno 2016, con D.M. del 28 luglio 2016, la misura del contributo è determinata in euro 70,00.
Sono tenuti al pagamento i soggetti che risultano iscritti nel Ruolo alla data del 30 maggio 2016, secondo le modalità e i termini di cui al provvedimento Consap n. 7 del 02/08/2016, di seguito riepilogati:
  • Versamento: bonifico bancario
  • Banca: BNL - Gruppo BNP Paribas
  • Beneficiario: CONSAP S.p.A. - Ruolo Periti Assicurativi
  • IBAN: IT 76 W 01005 03239 000000001002
  • Swift Code: BNL II TRR
  • Causale (obbligatoria): matricola, cognome e nome perito, anno del contributo (esempio: P000009999, Rossi Mario, 2016)
  • Scadenza: 30 settembre 2016
Si invita alla massima precisione nella descrizione della causale del versamento al fine di consentire una corretta e agevole imputazione del contributo versato.
L'attestazione di avvenuto pagamento dovrà essere inviata a Consap tramite email ruoloperitiassicurativi@consap.it o tramite fax al numero 06/85796568, indicando, qualora si effettui un unico versamento relativo a più posizioni, la specifica dei soggetti a cui il contributo dovrà essere imputato.
Si ricorda che il mancato pagamento del contributo di gestione è causa di cancellazione dal Ruolo e comporta l'avvio della procedura di riscossione coattiva delle somme dovute tramite ruolo.


domenica 17 luglio 2016

Se il cliente scivola e si infortuna a causa del pavimento bagnato il negoziante sarà costretto a pagare i danni

Cassazione civile Sentenza n. 13222/2016 depositata il 27 giugno 2016
Interessantissima la sentenza in oggetto, che pubblichiamo integralmente.  Ma dove risiede l’interesse per questa sentenza?  E’ a tutti noto che se viene provata la colpa (ex art. 2697) del danneggiante esso dovrà (ai sensi dell’art. 2043) pagare i danni. E allora? Dove sta l’interesse?
L’interesse per questa sentenza è duplice.  Da un lato il collegamento con l’art. 2051 c.c.:
Art. 2051. Danno cagionato da cosa in custodia.Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.
Che  di fatto interrompe il principio generale della responsabilità aquiliana ovvero dell’onere della prova a carico del danneggiato.
Dall’altro invece l’interesse è per l’estrema lucidità con la quale il relatore di questa sentenza (Luigi Alessandro Scarano) demolisce il principio della responsabilità aquiliana dietro la quale molto spesso si rifugia l’autore di un danno e (come nel caso di specie) spiega in modo esemplare il perché è il danneggiante a dover fornire la prova del “caso fortuito”:
… Il danneggiato è dunque tenuto a provare l’evento dannoso e la sua derivazione dalla cosa. Il custode deve viceversa dimostrare di avere espletato con la diligenza adeguata alla natura e alla funzione della cosa in considerazione delle circostanze del caso concreto tutte le attività di controllo vigilanza e manutenzione su di esso gravanti in base a specifiche disposizioni normative e già del principio generale del neminem ledere (v. Cass. 20.02.2006 n. 3651)”.
Insiste il relatore affermando che tale principio di inversione dell’onere della prova incide indubbiamente sulla “… posizione sostanziale delle parti agevolando la posizione del danneggiato e aggravando quella del danneggiante …”.
E continua.  “Il danneggiato non è invece tenuto a provare anche la sussistenza dell’insidia o trabocchetto ne la condotta omissiva o commissiva del custode”.
E infine il relatore sentenzia: “Altresi sottolineandosi con specifico riguardo alla regola di responsabilità aggravata ex art. 2051 c.c. che è sul piano del fortuito quale esimente di responsabilità che l’insidia e il trabocchetto possono se del caso assumere rilievo per superare avuto riguardo alle circostanze concrete del fatto la presunzione di responsabilità ivi prevista qualora il custode dimostri che l’evento dannoso presenta i caratteri dell’imprevedibilità e dell’inevitabilità non superabili con l’adeguata diligenza del caso ovvero l’evitabilità del danno solamente con l’impiego di mezzi … straordinari”.
Ma cosa era successo?  Molto semplicemente. Una signora si reca al panificio in una giornata di forte pioggia. Il panificio è affollato e tutti hanno un ombrello che gocciola. La signora entra e scivolando si procura la rottura del collo femorale.
La causa arriva in Corte d’Appello che rigetta la domanda ritenendo che la caduta fosse ascrivibile a mera disattenzione della donna.
La Cassazione invece oltre a dolersi per il ragionamento della Corte d’Appello ribalta la sentenza e sostanzialmente dice che il Panificio non può ritenere un esimente di responsabilità il fatto che ci sia stato un pur imprevedibile forte acquazzone dovendo porsi a suo carico l’onere di dimostrare il caso fortuito ex art. 2051.

Di Lucio Berno 
http://www.assinews.it/07/2016/cliente-scivola-si-infortuna-causa-del-pavimento-bagnato-negoziante-sara-costretto-pagare-danni/660022240/

martedì 5 luglio 2016

Centro Investigativo Assicurativo s.r.l.

Il Centro Investigativo Assicurativo, è una agenzia investigativa specializzata nell’ambito assicurativo . 

La struttura, nel rispetto della legislazione nazionale, riesce a fornire rapporti investigativi di semplice interpretazione per il cliente finale dove, al tradizionale lavoro di indagine si interseca e spesso si fonde la “maestria” dei migliori Periti e Tecnici Ricostruttori presenti in tutta italia.

Le innumerevoli Risorse che operano “sul campo” vengono coordinate dagli uffici centrali dell’agenzia, presenti ad Assago, nel centro direzionale Milanofiori, dove un team di investigatori e di personale amministrativo di decennale esperienza Riceve, Valuta, Smista sul Territorio, Raggruppa e Restituisce Migliaia di incarichi ogni anno, svolti per i piu’ prestigiosi marchi assicurativi Europei.

La nostra agenzia predispone, in accordo con la committenza, step di verifica  degli obbiettivi da conseguire, sia per ambiti funzionali che per zone operative, concertando piani di avvicinamento al target contrattualizzato e sistemi di valutazione delle performance prodotte.

In questo modo rendiamo possibile al committente non solo la concreta valutazione del livello di servizio, ma anche la valorizzazione in corso d’opera  degli obbiettivi e delle priorità del cliente .

Grazie ad una distribuzione capillare del nostro personale investigativo interno, riusciamo a garantire altissimi livelli di performance anche nelle aree commercialmente “periferiche” per il nostro mandante, indipendentemente dalle peculiarità geografiche di alcune zone, della difficoltà di accesso ad alcune tipologie di atti, della reticenza a collaborare da parte di alcune istituzioni.

Il conferimento e  la gestione dell’incarico alla nostra Agenzia Investigativa è elementare essendo noi in grado di modulare la nostra piattaforma informatica per adattarci alle necessità del committente.

Le caratteristiche principali di cui abbiamo fatto il nostro cavallo di battaglia sono :
- il controllo di gestione interno ed in outsorcing su reti fiduciarie esterne 
- il ridotto costo del servizio rispetto all’elevato standard qualitativo 
- la capacità di far dialogare il committente con l’operatore in tempo reale .
- la semplicità di conferimento dei mandati e degli incarichi. 

Centro Investigativo Assicurativo s.r.l.

Telefono (servizio clienti): 800 568001
Fax: 800 801662
E-mail: direzione@centrocia.it
Indirizzo: Milanofiori strada 1 AF1 - 20090 Assago MI IT
Sito Web: www.centrocia.it
Nome del Contatto: Michele Dores
Telefono del Contatto: +39 393 9498187
E-mail del Contatto:micheledores@centrocia.it


lunedì 27 giugno 2016

LA CERTIFICAZIONE DEI TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI




LA CERTIFICAZIONE DEI TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI

AICQ SICEV, nella sua veste di Organismo di Certificazione di terza parte, e FEDERPERITI Servizi Innovativi, in qualità di Organismo di Valutazione di AICQ SICEV, promuovono congiuntamente lo Schema di Certificazione dei Tecnici per la ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali in accordo alla Norma UNI 11294:2015.
Alla data di emissione di questo comunicato sono già stati certificati 4 di questi Tecnici ed è stata istruita la pratica di accreditamento dello Schema.

Nell’ambito della circolazione stradale e, specificatamente, in quello dell’infortunistica stradale, da sempre opera una figura essenziale per accertare sia i fatti che le loro modalità di svolgimento, a supporto sia delle parti coinvolte che degli Organi di Giudizio (la Magistratura) sia degli Organi di Accusa o difesa (Procure ed Avvocati).

Nel passato, la suddetta figura era costituita solo ed esclusivamente da appassionati della materia che volontariamente, su base singola o collegiale, provvedevano sia alla loro formazione che al loro successivo aggiornamento. Tale figura è stata definita in vari modi a seconda della fonte, la definizione più usuale era quella di “Esperto in infortunistica stradale”, successivamente sintetizzata in “Ricostruttore di sinistri stradali”.
Più recentemente, un gruppo di volontari ha dato vita alla Norma UNI 11294 giungendo, in primo luogo, alla esatta definizione della figura professionale, ovvero “TECNICO PER LA RICOSTRUZIONE ED ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI” e, in secondo luogo, definendo i presupposti per disciplinare l’intera materia.
L’aver finalmente definito i presupposti, stabilito le regole e fissato i criteri in materia porterà benefici all’intero mercato, dall’utente della strada alla magistratura, in quanto la qualificazione, la specializzazione, la competenza, la preparazione e l’aggiornamento professionale non saranno più un mero volontaristico esercizio, ma saranno un obbligo a garanzia di tutte le parti interessate.
Perché la certificazione di questi Tecnici?
La certificazione delle professionalità e il mantenimento delle relative competenze costituiscono, in ambito europeo, la premessa alla libera circolazione delle professioni.
Essa consente al professionista di fruire dei seguenti benefici:
  • Riconoscimento e certificazione, da parte di un Organismo Terzo indipendente, accreditato secondo la norma ISO/IEC 17024, delle proprie competenze professionali sulla base di standard riconosciuti a livello nazionale e internazionale
  • Evidenza di continuo aggiornamento
  • Garanzia di rigore e rispetto del Codice Deontologico
  • Maggiore competitività sul mercato
  • Garanzia preventiva e continua di professionalità


Tecnico specializzato nella raccolta e nell’esame degli elementi relativi agli incidenti stradali e che si occupa dell’analisi e della ricostruzione degli stessi nei suoi aspetti meccanici ed in relazione alla legislatura vigente specifica in ambito giudiziario e in qualsiasi altro ambito professionale.

Destinatari della certificazione
  • Tecnici ricostruttori interessati a fare certificare le proprie competenze in materia di “ricostruzione e analisi degli incidenti stradali” secondo uno standard accreditato di valore nazionale e internazionale,
  • Tecnici ricostruttori interessati a dimostrare le proprie competenze tecniche come opportunità di carriera
Prerequisiti
Per accedere all’esame occorre dimostrare di possedere requisiti specifici, fra cui:
  • Esperienza Lavorativa specifica variabile in funzione del Grado di Istruzione posseduto (da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni)
  • Esperienza Operativa Specifica (minimo 30 casi compitamente trattati)
  • Conoscenza delle principali norme e leggi del settore
  • Frequenza di corsi o master di formazione specialistica

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE E LA LORO CERTIFICAZIONE
Struttura dell’esame:
La valutazione del possesso di questi requisiti costituisce il primo step dell’esame e avviene a cura dell’Organismo di Valutazione durante la fase di analisi documentale.
L’esame è composto da quattro prove:
  1. Esame scritto: almeno n° 50 domande a risposta chiusa, per un tempo massimo di 90 minuti, concernenti i cinque i compiti specifici previsti del paragrafo 5 della norma UNI 11294;
  2. Analisi e valutazione orale: analisi e valutazione di non meno di n° 3 lavori di analisi di incidenti stradali già svolti e breve esposizione orale degli stessi in un tempo massimo di 60 minuti.

  1. Esame orale pratico: analisi di n° 1 incidente reale con individuazione degli elementi salienti e impostazione dei calcoli principali, con l’ausilio di qualsivoglia programma software di ricostruzione scelto dal candidato, nel tempo massimo di 60 minuti.
  2. Esame orale: domande aperte relative a tutti i compiti previsti dal paragrafo 5 della norma UNI 11294, per un tempo massimo di 30 minuti.
I Partner del processo di certificazione e i loro ruoli
AICQ SICEV Srl è un Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento) per la Certificazione di figure professionali che operano nel mondo dei Sistemi di Gestione e delle Professioni in generale. AICQ SICEV è stata costituita nel 1990 da AICQ Federazione quale Schema di Certificazione per i Valutatori dei Sistemi di Gestione. Nel Novembre 2008 è stata costituita come Associazione di scopo ed, infine, nel Dicembre 2013 trasformata in AICQ SICEV Srl.

FEDERPERITI Servizi Innovativi Srl, è una società del Gruppo FEDERPERITI - Federazione Italiana tra le Associazioni dei Periti Assicurativi e Danni - che dal 1992 si occupa della tutela, valorizzazione e del costante aggiornamento professionale dei Periti assicurativi e dei Periti Danni tutti.

FEDERPERITI Servizi Innovativi S.r.l. opera quindi anche come Organismo di Valutazione di AICQ SICEV, ovvero responsabile delle attività d’esame propedeutiche al rilascio della certificazione e organizza le sessioni d’esame predisponendo il team di esaminatori.
Tutte le informazioni ed il regolamento sono visibili anche sul sito http://www.federperiti.com nella sezione Academy ed in particolare nella sezione dei TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI 

Ramo r.c. auto: raffronto tra l’Italia e alcuni Paesi della U.E. sui premi e costi

L’analisi dell’IVASS ha riguardato il confronto, per il periodo 2010-2014, tra i premi r.c. auto pagati dagli assicurati in quattro dei principali paesi della U.E. (Italia, Francia, Spagna, Germania) e la relativa struttura (costo sinistri, spese, margine). I dati sono stati acquisiti con uno specifico questionario1 diretto alle rispettive Autorità di Vigilanza e integrati, ove necessario, con altre informazioni ufficiali disponibili.
La ricerca ha riguardato la sola garanzia obbligatoria della responsabilità civile e pertanto
non sono stati inclusi i prezzi del Regno Unito, in quanto non sono disponibili i dati della r.c. auto separati dalle coperture dei rischi accessori (furto, incendio ecc.) 35 . I quattro Paesi considerati costituiscono in ogni caso il 63% e il 61%, rispettivamente, della popolazione dell’Unione e dei veicoli circolanti della U.E nel 2014; i relativi valori medi possono essere ritenuti rappresentativi della media U.E.
La formazione del prezzo della r.c. auto nei mercati considerati è condizionata da impor-
tanti elementi strutturali. In primo luogo, la variabilità tra i redditi pro-capite e il costo della vita si riflette nel livello dei risarcimenti. Poi, assume rilievo il differente ruolo giocato dai singoli sistemi nazionali, risarcitori, sanitari e di welfare, in particolare nel trattamento del danno alla persona (danno biologico e patrimoniale)36.
Infine, va tenuto conto del diverso grado di penetrazione delle assicurazioni contro i danni
nei mercati assicurativi; infatti, la presenza di una maggiore raccolta premi nelle assicurazioni non auto consente agli assicuratori di offrire tariffe più basse nel comparto auto utilizzando i maggiori profitti degli altri rami danni. Al riguardo, l’Italia, ultimo dei cinque Paesi (considerando, in questo caso, anche il Regno Unito) come spesa pro-capite per le polizze danni, è invece il primo nella r. c. auto.
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Durante il periodo 2010-2014, in Italia è stato corrisposto un premio di tariffa di 209 euro
in più (+110%) rispetto alla media UE (400 euro contro 191 euro). Gli assicurati italiani, in dettaglio, hanno sostenuto spese per il costo dei sinistri – premio puro – (305 euro) più elevate del 79% della media (170 euro) e del 93% per commissioni di acquisizione e spese di amministrazione nel loro insieme (77 euro contro 40).
Peraltro, come evidenziato nella figura I.33, che riporta l’andamento delle medie dei singoli anni dal 2008 al 2014, si osserva il picco del premio pagato in Italia (422 euro) nel 2011 e dell’analogo differenziale di 234 euro rispetto alla media UE. Il gap tra l’Italia e la media U.E. decresce progressivamente sino al 2014 per effetto delle riduzioni di prezzo consolidatesi negli ultimi anni.

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Così nel 2014 la differenza di prezzo è scesa a 182 euro e il corrispondente differenziale
percentuale (+94%) risulta ridotto di circa 30 punti rispetto al picco del 2011 (124%).
Le figure I.35 e I.36 mostrano, per il solo 2014, rispettivamente il raffronto tra i prezzi e la relativa struttura di costo e la composizione percentuale delle varie componenti.
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Nel 2014, il differenziale di prezzo trova spiegazione:
– nel maggior costo dei sinistri – premio puro – per 117 euro (71% in più),
– nel costo delle spese (acquisizione e gestione nel complesso), 81 euro contro 37 euro,
– nel margine tecnico per polizza, (al netto dei proventi finanziari) per 22 (14 euro a fronte di un risultato negativo di -8 euro).
In termini relativi:
– il costo dei sinistri (premio puro) incide per il 74,9% in Italia; oltre l’80% in Germania e
Francia e per l’87% in Spagna, a fronte di una media U.E. dell’ 85%;
– il costo delle commissioni di acquisizione e spese amministrative incide per il 21,5% in
Italia – anche a causa della flessione della raccolta premi – e per il 16,6% in Germania,
21,3% per Spagna e Francia (media U.E. 19,4%);
– il margine tecnico è pari a circa il 4% per le imprese italiane mentre per gli altri paesi
europei è ancora negativo in misura variabile (dal -0,3% tedesco al -8,4% per le imprese
spagnole).
Fonte: Ivass
http://www.assinews.it/06/2016/ramo-r-c-auto-raffronto-litalia-paesi-della-u-sui-premi-costi/660020669/

sabato 4 giugno 2016

LA PERIZIA : VEICOLI D'EPOCA E DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO

LA PERIZIA
VEICOLI D'EPOCA E DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO


Federperiti, Ruoteclassiche e il training center di Quattroruote Professional insieme per certificare lo stato di conservazione della tua auto, riconoscere la correttezza dell'eventuale restauro, determinarne il corretto valore.


LE GARANZIE CHE FANNO LA DIFFERENZA
La perizia è espletata solo ed esclusivamente da tecnici di Federperiti che hanno completato la formazione sia di "Perito esperto" sia di "Perito esperto specializzato"..

La perizia è certificata dalla verifica e validazione della stessa da parte di un Comitato Scientifico nominato da Federperiti e da Ruoteclassiche.

Il certificato di stima è valido ai fini assicurativi.

La perizia è un report dettagliato e completo, fornito anche in elettronico, comprensivo di book fotografico, che può essere conservato,aggiornato e condiviso.

La validità della perizia è di due anni, rinnovabile.

I periti si awalgono della consulenza della redazione di Ruoteclassiche e della documentazione storica degli archivi di Quattroruote.

QUANDO CONVIENE CERTIFICARE IL VALORE DI UNA STORICA
Se hai deciso divendere la tua storica o acquistarne una in tutta tranquillità, anche senza visionarla direttamente

All'inizio o al termine di un restauro per certificare l'eccellenza del ripristino

Prima dicambiare o rinnovare la polizza diassicurazione furto e incendio

Quando, per qualsiasi motivo, necessiti di conoscere e certificare il reale valore corrente della tua auto

http://www.veicoli-depoca.it/main/index.php/le-perizie


domenica 31 gennaio 2016

RiparaSicuro.it · Il sito degli autoriparatori classificati KeRete



È online RiparaSicuro.it
·        Il sito degli autoriparatori classificati KeRete
·        Uno strumento utile per farsi conoscere e scegliere dai consumatori

Milano, 28 gennaio 2016 – KeRete - società di consulenza strategica specializzata nel settore dell’autoriparazione – presenta www.riparasicuro.it, il sito degli autoriparatori "trasparenti", classificati KeRete con un rating oggettivo che va da 1 a 5 stelle.

Dopo aver proposto al mercato il sistema di Classificazione Professionale, KeRete ha progettato e realizzato Riparasicuro.it con la finalità di offrire agli autoriparatori classificati uno strumento di web marketing utile per farsi conoscere e scegliere dai consumatori in base a informazioni oggettive e verificate. Infatti, grazie al collegamento con il sito KeRete.it, collettore di tutti i dati ottenuti tramite la classificazione professionale, Riparasicuro.it rende fruibili tali informazioni agli utenti finali che così possono scegliere in maniera informata e consapevole l’autoriparatore più in linea con le esigenze di manutenzione dei loro veicoli, proprio come si fa con la scelta di un hotel.

Riparasicuro.it offre due livelli di visibilità per gli autoriparatori: il livello completo, con pin e scheda arancione e rating con le stelle KeRete, se è stato attivato regolarmente l’abbonamento per la Classificazione Professionale e se il questionario propedeutico è stato completato e già valutato da Federperiti; il livello basic, con pin e scheda azzurra e con le informazioni di base per essere contattati, se lo stesso questionario è stato già completato ma l’abbonamento non è stato ancora perfezionato e pertanto non è stata ancora fatta la valutazione da parte di Federperiti.
Per agevolare gli utenti finali, inoltre, sulle mappe di Riparasicuro.it sono presenti anche quegli autoriparatori che, non avendo ancora compilato il questionario per essere classificati, vengono identificati da un pin sottile e con una scheda contenente i recapiti della sede in cui operano.

Tra i tanti vantaggi per gli autoriparatori, Riparasicuro.it contribuisce a migliorare l’immagine aziendale grazie alla classificazione professionale, che comunica trasparenza agli utenti finali per via delle informazioni veritiere e oggettive sui servizi offerti. Inoltre, le aziende classificate sono identificabili grazie a un rating oggettivo espresso dalle stelle KeRete, alla descrizione dei servizi offerti, alla presenza di fotografie dell’azienda e dei recapiti per essere contattati - inclusi i link al sito aziendale e alle pagine sui social network - e alle recensioni dei consumatori, sempre più consultate. In questo modo, l’utente finale, completamente informato, sceglie l’autoriparatore tenendo conto delle stelle KeRete in funzione delle esigenze di manutenzione: maggiore è il numero di stelle, migliore è il livello di servizio offerto.

Tutti gli autoriparatori – per ora meccatronici e carrozzieri – possono ottenere gratuitamente le credenziali per essere visibili in modalità di prova su Riparasicuro.it, con pin e scheda azzurra, semplicemente rispondendo al questionario per la classificazione professionale che è disponibile sul sito www.kerete.it Per ottenere tutti i vantaggi del sistema KeRete, invece, è necessario attivare l’abbonamento oltre alla compilazione del questionario per la Classificazione Professionale: dopo la verifica delle risposte, effettuata in officina da parte di un esperto di Federperiti, l’azienda sarà immediatamente rappresentata su Riparasicuro.it come autoriparatore classificato, con pin e scheda arancione.

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KeRete - www.keRete.it

sabato 30 gennaio 2016

Nobis Assicurazioni rileva la maggioranza di Filo Diretto Assicurazioni

Alberto Di Tanno (azionista di riferimento del gruppo Intergea e di Nobis Assicurazioni) e il Gruppo Filo diretto (il cui azionista di riferimento è Gualtiero Ventura) hanno siglato un accordo che prevede la cessione della maggioranza delle quote di Filo diretto Assicurazioni (attualmente controllata al 100% da Filo diretto Holding) alla società Intergea Finance, di cui lo stesso Alberto Di Tanno è azionista di maggioranza e una quota della quale è di proprietà della società CF2000, che fa riferimento a Giorgio Introvigne.
Il nuovo assetto di governance di Filo diretto Assicurazioni – spiegano le parti in una nota – è stato strutturato “nel rispetto della massima continuità operativa” e vedrà alla presidenza Gualtiero Ventura, mentre Giorgio Introvigne è stato designato alla carica di amministratore delegato; gli altri consiglieri saranno Gerlando Lauricella (che ricoprirà la carica di vicepresidente), Alberto Di TannoSalvatore PassaroUmberto Panizza eMario Drossopulo.
Sulla base dei dati 2015 – si legge in una nota – l’aggregato Nobis-Filo Diretto ha un volume premi di oltre 100 milioni di Euro. Le due società operano in mercati complementari, “ma sono caratterizzate entrambe da forti elementi di innovazione, con una particolare focalizzazione sul concetto del servizio dell’assicurato e del risarcimento in forma specifica”.
Nel medio periodo, è inoltre prevista la possibilità di una fusione tra Nobis e Filo Diretto Assicurazioni “che potrà portare sensibili benefici sia in termini di miglior copertura della clientela esistente, attraverso un’attività di cross selling che possa utilizzare i punti di forza dei prodotti e servizi delle due compagnie, sia in termini di espansione su nuovi prodotti e mercati, senza modificare il focus sulle attuali eccellenze delle due società”.
L’operazione, soggetta all’autorizzazione da parte dell’IVASS, dovrebbe concludersi formalmente già nel corso del primo trimestre del 2016.
Intermedia Channel
http://www.intermediachannel.it/il-gruppo-intergea-nobis-assicurazioni-rileva-la-maggioranza-di-filo-diretto-assicurazioni/

domenica 17 gennaio 2016

Corso per ESPERTO E ESPERTO SPECIALIZZATO NELLE PERIZIE di VEICOLI D’EPOCA e DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO

Nel quadro di sviluppo di nuove professionalità nell’ambito del mondo “Automotive” FEDERPERITI ha messo a punto, con la collaborazione di QUATTRORUOTE Professional e RUOTECLASSICHE un percorso formativo di specifica specializzazione per la realizzazione di un “Registro” di “PERITI ESPERTI IN AUTO E MOTO DA COLLEZIONE” ovvero esperti sia nella loro valutazione che dei danni subiti che, infine, dei loro ripristini.
La qualifica che si andrà ad ottenere prevede due libelli di identificazione del professionista:
-          Perito esperto certificato;
-          Perito esperto certificato/specializzato.

Il corso si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli elementi utili, necessari, sufficienti ed atti alla formulazione di una perizia riguardante un’auto o moto da collezione ovvero storica e/o d’epoca come dir si voglia.
I partecipanti acquisiranno le nozioni di base ed avanzate sulle metodologie da applicarsi per la determinazione di valori sia ai fini valutativi che riparativi dei predetti veicoli e da fornirsi al mercato tutto, sia esso composto da singoli appassionati che Società o Club, che infine Compagnie di assicurazione.
La struttura del corso sarà la seguente:
-        Un Corso base realizzato in E-learning;
-        Successivo questionario di valutazione di apprendimento interattivo.
-        Workshop presso Musei o Collezioni private.

Si precisa che il corso base verrà realizzato in versione e-book, consultabile sia da “Tablet” che da “PC”. Il corso si svilupperà con modalità interattive, consentendo al partecipante di interagire con le parti del corso ovvero con:
-          immagini dinamiche
-          Pagine interattive
-          Richiesta di domande a virtual coach via e-mail

Svolgimento dei WORKSHOP: 
Coloro i quali avranno superato la prova d’esame potranno partecipare ai Workshop anche in modo non consecutivo, ma a scelta in quanto potranno esserci più visite allo stesso Museo ed in date diverse. Quando verrà diramato il calendario si prenderanno in considerazione i primi 12 (dodici) corsisti che hanno dato loro conferma di partecipazione.

Al conseguimento del titolo qualificante (previo esame presso commissione specifica) verrà pubblicato ed aggiornato l’elenco su Internet (Registro figure professionali dell'organismo di certificazione AICQ SICEV)

info ; http://www.federperiti.com/sites/federazione/index.php/corsi/autostorichedacollezione