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martedì 27 settembre 2011

Pirateria stradale - Il funzionamento del risarcimento attraverso il Fondo di Garanzia. Un percorso complesso per le vittime

 Aumentano i pirati della strada, conducenti che causano un incidente e poi ai danno alla fuga  senza prestare soccorso alla vittima. Fra le cause, l'abbiamo detto l’alcol (nel 25/30 % dei casi almeno), ma anche l’assenza di polizza Rca (documentata almeno nell'8% degli episodi di fuga dopo un incidente, ma stimata in percentuali certamente superiori) che induce il guidatore a scappare per non incorrere nelle sanzioni previste dall'art. 193 del CdS o in quelle penali in caso di falsficazione del certificato e tagliando assicurativo. Ma se ci capita di essere vittime di un pirata, cosa possiamo fare per avere il risarcimento dei danni?
Dobbiamo rivolgerci al Fondo di garanzia per le vittime della strada, amministrato (sotto la vigilanza del ministero dello Sviluppo economico) dalla Consap: la Concessionaria servizi assicurativi pubblici. La richiesta di rimborso dei danni del veicolo e quelli relativi alle lesioni personali, va inoltrata direttamente sia all’Impresa designata competente per territorio, cioè alla Compagnia assicuratrice preposta (si può visionare l'elenco qui), sia alla Consap.
Attenzione: è fondamentale presentare, oltre alla richiesta di risarcimento, ogni documento utile a sostenere la domanda: verbale della forza di polizia  intervenuta per i rilievi sul luogo del sinistro (ricordiamo che in ogni caso di fuga dopo un incidente va chiamata sempre la polizia per i rilievi del sinistro), referti medici, testimonianze, foto. Insomma dovremo ben documentare con  prove che siamo stati vittime di un pirata della strada. Dopo? Beh dopo dovremo armarci di una buona dose di santa pazienza e aspettare il rimborso del danno, e subiremo anche  una franchigia di 500 euro sui danni subiti. Ricordiamo che se con l’indennizzo diretto in un incidente fra auto regolarmente assicurate oggi i tempi sono brevi, per le vittime dei pirati i tempi si allungano. I pirati che infestano le strade sono tanti e le vittime pure, lo abbiamo visto anche nei mesi estivi appena trascorsi. (Asaps)

mercoledì 21 settembre 2011

SICURAUTO Etilometri irregolari al nord: ora arriveranno i ricorsi. Il laboratorio di Milano che revisiona gli etilometri non sarebbe in regola. E se i soldi delle multe contestate ce li rimettesse chi ha sbagliato?

20 Settembre 2011 - E così, abbiamo anche oggi l'ennesima storiaccia all'italiana della quale occuparci. Una storiaccia che riguarda la presunta irregolarità degli etilometri.
Almeno, di quelli utilizzati per rilevare il tasso alcolemico pressoché in tutto il Nord Ovest.
REQUISITI GIURIDICI - Lo rivela Il Sole24Ore  grazie al blog di Maurizio Caprino, che ricostruisce la complicata storia di un laboratorio (decentrato  rispetto a quello di Roma) al quale vengono delegate le operazioni di verifica preliminare e periodica della regolarità dei dispositivi prima di affidarli alla forze dell'ordine che devono utilizzarli. Un laboratorio, quello di Milano, che a quanto pare non godeva di tutte le credenziali necessarie a effettuare i controlli come si deve. Attenzione: abbiamo detto "credenziali", e non "requisiti tecnici". Quelli potrebbero essere perfettamente a posto e nulla indica che non sia così. Quel che manca sono i requisiti giuridici attraverso i quali al laboratorio sono state concesse le autorizzazioni a operare.
SANZIONI A RISCHIO - Insomma, tutto lascia intendere che siamo di fronte alla consueta vicenda (che novità) di autorizzazioni, timbri,  scartoffie e tutte le altre amenità burocratiche che mandano avanti il Paese o, più spesso, ne bloccano  parte dei meccanismi, come probabilmente accadrà in questo caso. Sì, perché ora sono a rischio tutte le sanzioni per guida in stato di ebbrezza elevate in base al Codice della Strada dagli organi di polizia che hanno utilizzato quegli etilometri a partire dal gennaio 2010, cioé da quando il laboratorio milanese è stato autorizzato a revisionarli. Infatti, a chi è incappato in un controllo non sembrerà vero di poter fare ricorso sfruttando l'argomento del possibile mancato rispetto dei requisiti delle apparecchiature utilizzate per rilevare l'infrazioni. E quindi, prenderanno il via estenuanti controversie con le due parti che porteranno avanti le loro argomentazioni. E che forse la spunteranno. (*) 
IL "PAESE CIVILE" - Tutto logico, democratico e degno di un Paese civile, dove il cittadino che si sente trattato ingiustamente (anche dalle istituzioni) ha il diritto di rivolgersi alla legge. Però, è opportuno anche sottolineare che nei cosiddetti e presunti "Paesi civili" le norme relative al funzionamento degli uffici pubblici devono, o meglio dovrebbero, essere scritte ed emanate in modo da renderne facile e univoca la  comprensione, agevolarne l'interpretazione e, soprattutto, consentirne la rigorosa l'applicazione. E a proposito di ciò, siamo sicuri che nella vicenda in oggetto questi tre requisiti siano stati rispettati alla lettera? Se ciò non è accaduto, è lecito attendersi che i colpevoli saranno perseguiti? E se è invece accaduto, possiamo sperare
che venga perseguito chi non ha applicato le norme? Un "Paese civile", quello in cui chi provoca danni alla cosa pubblica viene  quantomeno condannato a rimborsarli.
(*) Nota: è strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti. (Kahlil Gibran).

martedì 20 settembre 2011

Rispetta le regole della strada. Eviterai regole più dure a te e agli altri

Da un’indagine Ispo, commissionata dalla Fondazione ANIA, è emerso che il 91% degli italiani condanna la violazione delle principali regole di convivenza civile, comprese quelle stradali. Nonostante ciò, il 58% ritiene che quando si è al volante non viene rispettato il codice della strada. La violazione delle norme è di fatto molto diffusa, oltre il 70% degli automobilisti dichiara di infrangere le regole, pur essendo consapevole (lo ha dichiarato oltre l’80% degli intervistati) dei rischi e delle conseguenze sociali ed economiche degli incidenti stradali. Le infrazioni considerate più gravi sono quelle che possono recare danno agli altri, in particolare guidare in stato psico-fisico alterato (76%), passare con il semaforo rosso (60%) e superare i limiti di velocità (52%).

Da ricerche si evidenzia che gli incidenti sono causati all’80% da errati comportamenti umani.

venerdì 16 settembre 2011

Scatta da sabato 17 settembre l’aumento dell’Iva previsto dalla manovra finanziaria 2011

L'aumento di un punto percentuale dell'Iva, passata con l’approvazione definitiva della manovra finanziaria 2011 dal 20 al 21%, su beni e servizi come abbigliamento, calzature, televisori, computer, moto, auto, giocattoli, ed anche cioccolato, vino, acqua minerale e bevande gassate in generale, vacanze, detersivi, biancheria e tessuti per la casa, e ancora affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto, pedaggi e parchimetri, gioielleria e orologeria, valigie e borse e altri accessori, e poi aumenta l’Iva per parrucchieri servizi di professionisti, artigiani, artisti, servizi legali e contabili, senza dimenticare bollette elettrice e carburanti, scatterà da sabato, colpendo già gli acquisti del week end.


Le novità della manovra entreranno in vigore solo il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per oggi. Gli aumenti che potrebbero avere conseguenze pesanti per le famiglie ma che dovrebbero portare nelle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all'anno e avranno un impatto sui prezzi dello 0,8%.
Nessun rincaro colpirà, invece, pane e latte, pomodori e giornali, prodotti con Iva al 4%. Le aliquote ridotte si applicano esclusivamente alle cessioni di beni e prestazioni di servizi di prima necessità indicate.
La nuova aliquota Iva interesserà le operazioni effettuate dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, mentre per le operazioni pagate prima dell'entrata in vigore della maggiorazione, si applicherà il 20% vigente alla data del pagamento e la maggiorazione riguarderà solo le fatture a saldo.
Per le cessioni di beni o prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello Stato, degli enti e istituti come Regione, Provincia, Comuni, Asl, istituti universitari, se la fattura è stata emessa e contemporaneamente registrata dal fornitore fino al giorno precedente alla data di entrata in vigore della maggiorazione, si mantiene l'aliquota del 20%.
La nuova aliquota Iva sarà in vigore per le operazioni effettuate dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, mentre per le operazioni pagate prima dell'entrata in vigore della maggiorazione, si applicherà il 20% vigente alla data del pagamento e la maggiorazione riguarderà solo le fatture a saldo.

mercoledì 14 settembre 2011

ASSICURAIUTO!! E’ allarme. Dilaga la "scopertura” assicurativa dei veicoli insieme alle polizze false Una causa rilevante di incremento della pirateria


Francamente la possibilità di incappare in un incidente con un antagonista che poi scopriamo non essere assicurato non fa più parte delle possibilità remote, anzi le probabilità negli ultimi 2 anni stanno crescendo vistosamente.

La situazione sta lievitando in questa direzione in modo ormai esponenziale.  I rischi sono noti, ce li segnalano in un crescendo vistosissimo le cronache ma anche gli osservatori dell'Asaps. Le fattispecie sono due: controparte dell'incidente priva di assicurazione, oppure munita di tagliando e certificato falsi, quindi con lo stesso risultato e le stesse conseguenze.
Il problema sarà affrontato sul prossimo numero de il Centauro di settembre, con una analisi sulla portata delle frodi costituite dalla simulazione di incidenti inesistenti o debitamente e artatamente aggravati, e sulla misura del fenomeno della “scopertura assicurativa”.
Il dato più preoccupante, che emerge da un rapporto realizzato incrociando i dati provenienti dalla Motorizzazione Civile con quelli in possesso delle assicurazioni, è stato divulgato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, che nel question time tenutosi qualche mese fa alla Camera dei deputati sull’assicurazione auto ha dichiarato: “Su circa 45 milioni di auto che circolano in Italia, oltre tre milioni circolano senza assicurazione auto quando non addirittura col contrassegno contraffatto”, il che induce a dedurre che su base nazionale almeno il 6,7 % circa del parco veicolare circolante è privo di garanzia per la copertura della R.C. Auto.

Soltanto nel 2010 l’Isvap ha segnalato dodici gruppi assicurativi “fantasma” che stipulavano polizze fasulle truffando gli automobilisti.
Un ulteriore e preoccupante incremento si è avuto nel corso del 2011 quando nei primi sette mesi dell’anno le compagnie segnalate sono già raddoppiate.
Il sistema di vendita di false polizze dilaga con “acquisti” attivati anche sul web per poche decine di euro.
Qualora ci fosse bisogno di ulteriori certificazioni di una situazione sempre più pervasiva possiamo portare altri elementi di riflessione come il fatto che negli episodi riportati nell'Osservatorio il Centauro-Asaps  sulla pirateria stradale dei primi otto mesi del 2011, alle tradizionali motivazioni alla fuga, come l'aver assunto alcolici e droga, o la paura di perdere la patente dopo un incidente nel quale si ha chiara la responsabilità, si fa sempre più spazio anche la fuga di quanti sono scoperti da assicurazione o ne hanno una falsa. Secondo i dati dell'Asaps si è già potuto accertare un 8% di fughe addebitabili alla mancanza di assicurazione quindi una percentuale già più alta rispetto a quella ricavabile dai dati del ministro Romani e vogliamo ricordare che l'Asaps è riuscita ad investigare su questo aspetto solo una parte delle piraterie registrate, inferiore al 50%. Per le altre non è stato possibile avere notizie certe. Il che ci fa ritenere che quella percentuale dell’8% sia ben superiore. E’ facile prevedere che con questo trend, a breve,  sarà superata la soglia del 10% di auto scoperte o con polizze fasulle. Con zone d’Italia nelle quali la doppia cifra sarà stabilizzata.

Un altro indicatore preoccupante, ma non quantificato a livello ufficiale, è quello delle fughe dopo l'alt delle forze di polizia, specie di notte. In molti casi, segnalati dai referenti e iscritti all'Asaps, emerge che il conducente successivamente fermato o identificato è risultato privo di copertura assicurativa.
Insomma un problema grave, gravissimo determinato certamente anche dal lievitare incontenibile di costi delle polizze, specie in alcune aree a maggior rischio, sul quale le ultime manovre finanziarie hanno portato un ulteriore elemento di preoccupazione con la possibilità per le province di aumentare la tassazione di loro pertinenza sulle polizze RCA. Se non si troverà una risposta calmieratrice dei costi, la  mancanza di copertura assicurativa e le polizze false o contraffatte diventeranno da epidemia, una sorta di pandemia nella mobilità con costi e amare sorprese per tutti gli automobilisti in regola.
E' bene infine ricordare che chi ha la sventura di incappare in un incontro troppo ravvicinato di questo tipo con questa nuova categoria di non assicurati il percorso per il ristoro dei danni è molto più complicato dovendo ricorrere al Fondo di garanzia vittime della strada. L'istruttoria e la liquidazione dei danni per questi sinistri è quindi, per legge, di esclusiva competenza dell'Impresa Designata, individuata in base al luogo di accadimento del sinistro. E' prevista una franchigia di euro 500 per i danni alle cose.

In un contesto del genere la novità più attesa è quella relativa all’istituzione di un’Agenzia Antifrode per i sinistri simulati ed è indispensabile una banca dati delle coperture assicurative dei veicoli accessibile in tempo reale alle forze di polizia.
Si dovrà arrivare poi alla capacità di attivare lettori ottici delle targhe per sapere col collegamento alla banca dati dell’Ania se il veicolo è a posto con l’assicurazione o lo stesso Tutor che quando il veicolo passa sotto il portale oltre alla velocità sia in grado di segnalare se quella targa ha una qualche copertura assicurativa sul territorio nazionale.
Si innesca poi un altro aspetto, in crescita.  Molti stranieri appartenenti a paesi diventati recentemente comunitari come la Romania, continuano a guidare in Italia vetture intestate a loro parenti o amici residenti nel loro paese, pagando polizze che costano appena un centinaio di euro l'anno. Non c'è partita con l'Italia. In questo caso si può fare ben poco. Ma poi in caso di incidente le coperture assicurative sono adeguate? Questo è un aspetto meritevole di approfondimento.

lunedì 5 settembre 2011

Ministero dell'interno Accessi ai documenti riguardanti l'attività di rilevazione e di accertamento in materia di incidenti stradali, nonché le attività di accertamento e contestazione di illeciti amministrativi


(Circ. n. 300/A/7138/11/101/138 del 2 settembre 2011)
Ministero dell'interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato

Oggetto: Accessi ai documenti riguardanti l'attività di rilevazione e di accertamento in materia di incidenti stradali, nonché le attività di accertamento e contestazione di illeciti amministrativi

Nell'ambito delle procedure volte ad alleggerire il carico burocratico dei Reparti e degli Uffici della Polizia Stradale ed in attesa di emanare nuove disposizioni per la riorganizzazione degli Uffici Incidenti della Specialità, al fine di recuperare risorse da destinare ai servizi istituzionali esterni, si ritiene necessario intervenire sulle modalità di ricezione delle istanze e di trasmissione degli atti relativi agli incidenti stradali rilevati dal personale della Polizia Stradale, richiesti dagli  interessati.

venerdì 2 settembre 2011

La nuova iniziativa “I 12 mesi della sicurezza stradale” A Settembre l’attenzione è rivolta ai bambini e alla loro sicurezza in viaggio



“Mio figlio è grande. Tanto grande da morire?”.
Con questo slogan Autostrade per l’Italia si concentra sulla sicurezza dei bambini in auto. Ogni anno in Italia sono circa 10.000 i bambini coinvolti in incidenti stradali che in alcuni casi si rivelano fatali a causa delle scarse misure di sicurezza adottate quando si è in viaggio, un numero spaventoso che può essere ridotto del 90% semplicemente usando il seggiolino correttamente.
Per i bambini come per gli adulti i dispositivi di sicurezza possono, in caso di incidente, fare la differenza. L’uso adeguato delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori infatti assicura ai sedili conducente e passeggeri, evitando che in caso di incidente siano sbalzati fuori dalla macchina. Allo stesso modo il seggiolino può salvare la vita dei piccoli viaggiatori, che sono più esposti degli adulti a questo rischio potendo essere proiettati fuori dall’abitacolo in caso di sbandamento del veicolo anche attraverso un semplice finestrino aperto. 
L’uso del seggiolino quindi non è solo un obbligo imposto dalla legge (art 172 C.d.S.) ma una scelta responsabile a tutela della vita dei più piccoli, che a differenza degli adulti, possono non avere consapevolezza dei rischi e delle regole per scongiurarli.
Si ricorda inoltre che la ridotta velocità non riduce concretamente i rischi; la maggior parte di questi incidenti si verifica infatti nei centri urbani, dove erroneamente l’attenzione agli aspetti di sicurezza stradale tende a diminuire.
Quando si viaggia con un bambino in auto è bene ricordarsi che i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta adeguato al loro peso, e che:
• non bisogna MAI far viaggiare un bimbo in braccio ad un adulto: in caso di incidente il peso del corpo di un adulto può aumentare la gravità delle conseguenze
• se il seggiolino è montato sul sedile anteriore nella direzione di marcia (scelta sconsigliata), l’airbag anteriore destro deve essere sempre disattivato con l’apposita chiave; se ciò non è possibile significa che sulla vostra auto NON si può installare il seggiolino sul sedile anteriore
• il seggiolino deve essere usato anche nei centri urbani, dove frenate improvvise anche a bassa velocità possono essere pericolosissime per i più piccoli.


Per sottolineare l’importanza del seggiolino per la sicurezza dei bambini e per promuoverne l’acquisto, Autostrade per l’Italia e Bebe’ Confort hanno definito un’iniziativa che prevede la possibilità di scaricare dal sito www.autostrade.it un coupon valido come buono sconto – da 80 a 100€ a seconda del modello di seggiolino prescelto - da spendere nei negozi Bébé Confort convenzionati.
L’iniziativa fa parte della campagna informativa “I 12 mesi della Sicurezza Stradale” a cui partecipano, insieme ad Autostrade per l’Italia, i partner della Consulta per la Sicurezza - Polizia Stradale, le Associazioni dei Consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, Asaps, Quattroruote – il CCISS, RTL 102.5. 
La campagna informativa “I 12 mesi della sicurezza stradale” è finalizzata ad informare i clienti, durante tutto il corso del 2011, sulle principali cause di incidentalità e mortalità, a sfatare i luoghi comuni e a suggerire i corretti comportamenti di guida per viaggiare in sicurezza e prevenire gli incidenti.
Per maggiori informazioni: www.autostrade.it