Si tratta di filmati duri, sconsigliabili per le persone troppo sensibili.
In Italia nella guerra per la sicurezza stradale che conta numeri da brivido fra pedoni, ciclisti, motociclisti continuiamo a sparare proiettili fatti di batuffoli di cotone. Gli altri paesi anche del centro e nord Europa vanno dritti, duri, implacabili con spot che sono una fucilata al bersaglio delle coscienze.
Qualcuno ci dirà: ma voi dell’Asaps come fate a sapere che questa sia la scelta più giusta? Come fate a dire che quegli spot così hard proiettati nelle televisioni e sale cinematografiche di tanti paesi che si battono per la sicurezza stradale siano più efficaci di molti filmati soft adottati da noi? La risposta è semplice: le scuole di pensiero degli specialisti della comunicazione sono divise. Quindi noi non sappiamo quale sia la scelta più giusta.
Però sappiamo una cosa: gli spot più duri vengono proiettati in paesi come il Portogallo, la Francia, la Spagna e l’Inghilterra, guarda caso quelli che dal 2000 in poi hanno ottenuto i migliori e più clamorosi risultati per la sicurezza stradale? Voi direte: solo grazie agli spot? Certo che no!
Grazie anche a ben altre misure che si chiamano controlli frequenti, leggi severe applicate con fermezza con la certezza della sanzione e non, come da noi, con la certezza del ricorso. Poi ci sono anche gli spot. Quei paesi intanto raggiungeranno il traguardo del calo del 50% degli incidenti e delle vittime entro il 2010, anche, forse, con il contributo di quegli spot.
A noi ci basta e, almeno sul sito dell’Asaps, li mettiamo a disposizione. Ognuno si faccia un parere.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
In Italia nella guerra per la sicurezza stradale che conta numeri da brivido fra pedoni, ciclisti, motociclisti continuiamo a sparare proiettili fatti di batuffoli di cotone. Gli altri paesi anche del centro e nord Europa vanno dritti, duri, implacabili con spot che sono una fucilata al bersaglio delle coscienze.
Qualcuno ci dirà: ma voi dell’Asaps come fate a sapere che questa sia la scelta più giusta? Come fate a dire che quegli spot così hard proiettati nelle televisioni e sale cinematografiche di tanti paesi che si battono per la sicurezza stradale siano più efficaci di molti filmati soft adottati da noi? La risposta è semplice: le scuole di pensiero degli specialisti della comunicazione sono divise. Quindi noi non sappiamo quale sia la scelta più giusta.
Però sappiamo una cosa: gli spot più duri vengono proiettati in paesi come il Portogallo, la Francia, la Spagna e l’Inghilterra, guarda caso quelli che dal 2000 in poi hanno ottenuto i migliori e più clamorosi risultati per la sicurezza stradale? Voi direte: solo grazie agli spot? Certo che no!
Grazie anche a ben altre misure che si chiamano controlli frequenti, leggi severe applicate con fermezza con la certezza della sanzione e non, come da noi, con la certezza del ricorso. Poi ci sono anche gli spot. Quei paesi intanto raggiungeranno il traguardo del calo del 50% degli incidenti e delle vittime entro il 2010, anche, forse, con il contributo di quegli spot.
A noi ci basta e, almeno sul sito dell’Asaps, li mettiamo a disposizione. Ognuno si faccia un parere.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
Guardate gli spot scelti per voi
Campagna contro la guida in stato di ebbrezza (Stati Uniti)
Campagna sulla distrazione alla guida (Stati Uniti)
Campagna contro la guida in stato di ebbrezza (Inghilterra)
Campagna contro l’alcol alla guida (Italia)
Campagna sull’uso delle cinture di sicurezza (Inghilterra)
Campagna sulla sicurezza in moto (Australia)
Campagna sull’uso delle cinture di sicurezza (Finlandia )
Campagna contro la l’alta velocità (Gran Bretagna)
Campagna contro la guida in stato di ebbrezza (Australia)
Campagna contro gli sms alla guida (Gran Bretagna)
Campagna sull’uso del casco (Danimarca)
Campagna contro la guida in stato di ebbrezza (Australia)
Campagna rispetto limiti di velocità (Gran Bretagna)
Campagna sull’attenzione alla guida (Australia)