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domenica 27 settembre 2015

ASSICURAZIONE: SCOMPARE IL TAGLIANDO DAL PARABREZZA.

A partire dal 18 ottobre 2015 non sarà più obbligatorio esporre il tagliando dell’assicurazione sul parabrezza. Il provvedimento attua con ritardo quanto già previsto dalla Legge n. 27 del 2012 in materia di liberalizzazioni e s'innesta in quel processo di dematerializzazione (trasformazione del cartaceo in digitale) dei documenti assicurativi il cui fine primario è una maggiore snellezza burocratica. Fra pochi giorni vedremo, dunque, le auto sfrecciare senza più alcun documento esposto sul parabrezza o altri segni distintivi: il bollo è infatti già scomparso da anni mentre la targa del veicolo è diventata anonima non riportando più la provincia di appartenenza. Il gesto abitudinario di sostituire periodicamente il tagliandino color giallo, gesto che ha interessato più generazioni di automobilisti, verrà dunque archiviato per sempre! Prima di verificare come il contrassegno cartaceo verrà sostituito e quali novità tutto ciò comporterà per gli utenti della strada, ritengo opportuno spiegare quali siano i problemi che l’uso dello stesso ha creato ad assicurati e assicurazioni.

IL CONTRASSEGNO È DIVERSO DAL CERTIFICATO ASSICURATIVO Tecnicamente il contrassegno è un estratto del certificato di assicurazione contenente i nomi delle compagnie di assicurazione, la targa ed il modello del veicolo nonché la scadenza del periodo assicurativo. Tale documento viene consegnato all’assicurato contestualmente al certificato e poiché il contrassegno è un riassunto delle informazioni contenute nel primo in caso di contrasto tra l’uno e l’altro viene data prevalenza al certificato. In caso di sinistro infatti nello scambio delle informazioni rispetto ai reciproci contratti assicurativi è opportuno verificare la presenza del certificato annotando in modo preciso e completo i dati in esso riportati. Il certificato una volta emesso produce l’effetto di rendere incontestabile al danneggiato l’esistenza dell’assicurazione nei limiti temporali in esso indicati. Fino ad oggi dunque il contrassegno ha svolto una funzione pubblicitaria in quanto mediante l’esposizione sul veicolo ha reso possibile l’immediata conoscenza delle polizze assicurative.

ADDIO CONTRASSEGNO, ADDIO TRUFFE! In caso di sinistro avvenuto durante il periodo di tempo indicato nel certificato o nel contrassegno, pur quando questi documenti siano stati emessi erroneamente (per esempio da persona priva del potere di rappresentare la Compagnia), l’impresa assicurativa è tenuta a risarcire la vittima dei danni subiti. Sino ad oggi la mancata esposizione del contrassegno o la sua non ottimale leggibilità è stata sanzionata con una contravvenzione in denaro e con obbligo di successiva esibizione del medesimo alla polizia o carabinieri al fine di verificare la regolarità della polizza. Malgrado comunicazioni in tal senso, presenti nel web, consiglio di non rimuovere il contrassegno cartaceo dal proprio parabrezza almeno sino al 18 ottobre. L’eliminazione del documento cartaceo significa eliminare alla radice la possibilità di contraffare ovvero creare, alterare, modificare tali documenti. Si è così cercato di contrastare il mercato dei contrassegni falsi o addirittura fantasiosi in quanto riportanti nominativi di compagnie non esistenti.

LA TARGA RIVELA TUTTO… In questo senso le attuali disposizioni sono andate oltre in quanto il contrassegno cartaceo non verrà sostituito da un contrassegno digitale il quale, nonostante la continua evoluzione della tecnologia, rischia a sua volta di essere contraffatto. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento non è stata prevista l’adozione di microchip sia anche per i costi connessi ad una tale operazione. La soluzione alla quale si è dunque pervenuti è quella della rilevazione automatica della targa mediante sistemi di controllo a distanza. La targa diventa la carta di identità dell’auto; il cittadino con il rilevamento della sola targa sarà in grado di individuare il nominativo della Compagnia alla quale poter rivolgere la propria richiesta di risarcimento. A parte le varie applicazioni free presenti sul web segnalo a tale riguardo il sitowww.ilportaledellautomobilista.it realizzato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Con un semplice click, una volta registrati al servizio, è possibile verificare on line la copertura assicurativa di una targa.

martedì 22 settembre 2015

DA UN’IDEA DI ENRICO BRIGNANO LA PRIMA WEBSERIE SUL RESTAURO DELLE AUTO STORICHE

Tutti noi abbiamo nei ricordi e nel cuore un’auto che ha segnato la nostra vita: quella delle scampagnate fatte da piccoli con tutta la famiglia, quella con cui abbiamo imparato a guidare, quella con cui il nonno ci veniva a prendere a scuola, l’auto del primo appuntamento...
Viviamo in un’epoca in cui il Vintage sta tornando prepotentemente in auge: sarà perché siamo un popolo nostalgico, sarà perché il fascino degli oggetti che hanno fatto storia è più vivo che mai. In ogni caso, il design si sta orientando sempre più verso il recupero di tutti quegli oggetti che, più di altri, hanno segnato l’evoluzione del costume dal dopoguerra a oggi.

Da queste considerazioni nasce l'ideazione di Enrico Brignano una web serie che coniugherà emotività, sentimento e meccanica, stile e restyling delle vetture che più delle altre hanno segnato un'epoca.
Brignano stesso fonda la sua passione per le auto d'epoca su un ricordo emotivamente forte: il pulmino Volkswagen T2 panel 1300 cc, detto "BULLI", con cui il padre andava a caricare la frutta ai mercati generali per rivenderla nel suo negozietto in una borgata romana e con cui caricava anche la famiglia per le gite fuori porta.
Brignano lo ha cercato, lo ha acquistato e lo rimetterà a nuovo in 10 puntate di sei minuti l'una in onda prossimamente sulla piattaforma TV di Quattroruote. La cura dei particolari, la soddisfazione nel vederlo ultimato, il forte impatto emotivo gli hanno fatto dire: perché non regalare un pò di emozione anche alla vita degli altri, riportandoli indietro nel tempo con la vettura che sfreccia nei loro ricordi?
La serie, dunque, si propone di seguire la ricerca, il restauro e l'adattamento all'uso finale di un’auto ormai fuori produzione, che ha segnato la storia del costume. Guida e commentatore di questo percorso della memoria sarà sempre Enrico Brignano, che parteciperà attivamente a tutte le fasi del recupero del mezzo, mettendosi alla prova come novello meccanico e aggiungendo un suo personale tocco all'estetica finale;
La consulenza e competenza di Ruoteclassiche completeranno e garantiranno le scelte di restauro, la ricerca dei pezzi di ricambio, la conoscenza approfondita della storia del veicolo e della casa automobilistica produttrice.


http://bulliebulloni.quattroruote.it/

domenica 20 settembre 2015

CORSO SU "LA PERIZIA DELLE AUTO DA COLLEZIONE"

per informazioni e costi : www.federperiti.com/index.php/corsi 



SAREMO PRESENTI ALLA FIERA AUTO E MOTO D'EPOCA DI PADOVA 

programma formativo corso 
Il corso di formazione per la valutazione delle perizie sulle auto da storiche e da collezione è composto dai seguenti moduli :
Corso base sulle auto da collezione in modalità e-learning con collegamento a piattaforma web e visione di e-book con contenuti didattici suddivisi nelle seguenti sezioni :
- Normative e Classificazione, 
- Le età dell’auto, 
- Gli elementi di valutazione, 
- Esempi di restauro con esame tecnico delle lavorazioni, 
- La valutazione dell’auto da collezione.
- Questionario di apprendimento 
Successivamente al superamento del corso base (test online) è previsto il corso di primo livello con il quale il corsista conseguirà il titolo di “Perito certificato nella valutazione di auto da collezione” 
corso di 1° livello  (sarà formato da due cicli)  :
1° ciclo :
Corso avanzato con docente specializzato presso n. 4 (quattro) musei/collezioni private di auto nella quale l’attività verrà strutturata nel modo seguente :
Visita guidata, analisi di vetture identificate (n. 3 per ogni visita) alternando lavoro attorno alla vettura, esercitazioni in aula e parti teoriche. Verrà consegnata ai corsisti una scheda dei veicoli che si andrà ad analizzare.
Al termine del primo ciclo di visite, al fine di verificare l’apprendimento su quanto presentato, verrà effettuata una giornata di ripasso presso l’area tecnica di Federperiti sita a San Martino Siccomario (PV). La giornata coinvolgerà i partecipanti in un ripasso su tutti gli aspetti (potenzialmente oggetto di esame) che sono stati affrontati nel corso del primo ciclo con compilazione di questionario di 30 domande. Verrà distribuito il modello di scheda di perizia Federperiti che diventerà il “tool” di riferimento per il successivo secondo ciclo. Inoltre verrà simulata una perizia di valutazione su due esemplari presenti nell’area tecnica.
I quattro musei/collezioni visitati sono :
MUSEO DI QUATTRORUOTE     http://www.edidomus.it/
MUSEO AUTO TORINO                http://www.museoauto.it
COLLEZIONE RIGHINI                   http://www.righiniauto.it/
MUSEO NICOLIS                            http://www.museonicolis.com/
2° ciclo :
Verranno effettuate quattro visite presso musei/collezioni con obiettivo di fornire ai corsisti nozioni specialistiche sulla valutazione dell’auto.
Nelle lezioni i partecipanti utilizzeranno la “scheda di valutazione Federperiti” e saranno chiamati ad effettuare delle vere e proprie perizie per le auto che verranno selezionate. Queste lezioni saranno quindi di vero e proprio coaching pertanto molto operative.  Ogni partecipante dovrà quindi lavorare sugli esemplari e avrà poi la possibilità di confrontarsi con docente e colleghi. Inoltre durante i workshop verranno approfonditi dai docenti i numerosi aspetti che influenzano la valutazione.
Al termine del secondo ciclo il corsista potrà sostenere esame specifico in presenza di commissione d’esame formata da membro della società di certificazione (UNI), rappresentanti di Ruoteclassiche e di Federperiti al fine di ottenere l’attestazione di “Perito certificato nella valutazione di auto da collezione”
I quattro musei/collezioni visitati sono :
COLLEZIONE PRIVATA LO PRESTO       http://www.loprestocollection.com/
COLLEZIONE POLITI          http://www.collezionepoliti.it/
COLLEZIONE AUTO AMERICATE
corso di 2° livello  (lezioni propedeutiche di specializzazione) : 
Conseguito il primo livello di certificazione i periti potranno iscriversi al percorso formativo che consentirà di conseguire il secondo livello di certificazione “specializzato”. 
Caratteristica delle sessioni sarà la “formazione specialistica verticale” su specifiche tematiche identificate per tipologia di marche (es. Specializzazione Porche, Ferrari; etc tc) , di modelli (esperto in Fiat 500, Alfa Romeo Giulia, etc etc), restauro selleria (o altre parti vetture che impattano sulla valutazione). Gli istitutori di riferimento verranno affiancati da persone “esperte” sulle tematiche che, insieme ai docenti, possano trasferire ai periti know how specialistico.


SAREMO PRESENTI ALLA FIERA AUTO E MOTO D'EPOCA DI PADOVA