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sabato 30 luglio 2011

Etilok - Prima la guida poi alla guida

Sul sito della Fondazione Veronesi è stato dato il via all'iniziativa ETILOK per sensibilizzare i giovani al consumo di alcol consapevole. Si tratta di un "pacchetto" comprendente 3 etilometri monouso nonchè una Guida informativa redatta dal nostro Osservatorio Permanente sui Giovani e l'Alcool (in collaborazione con la Fondazione Veronesi) che sarà in vendita a partire da settembre 2011 in tutte le farmacie italiane. Sul sito,oltre alla presentazione dell'iniziativa,  troverete un formato scaricabile di tale guida.
http://www.fondazioneveronesi.it/ricerca-e-prevenzione/etilok/

venerdì 29 luglio 2011

La distanza di sicurezza... quante volte ne abbiamo sentito parlare eh!?


FORMULA MAGICA? - Tuttavia camminando sulle nostre strade sembra che nessuno ne conosca la reale funzione e anche per questo gli incidenti restano alti. Molte volte mi hanno chiesto (via mail o a voce) se esiste una "formula magica" tramite la quale calcolare la distanza da sicurezza da tenere, beh la mia risposta è sempre stata: NO! Questo perché ogni auto è diversa dalle altre (gomme, freni, sospensioni, peso...), perché ogni strada è diversa dall'altra (asfalto, condizioni meteo, visibilità...) e soprattutto perché ogni guidatore è diverso dagl'altri (esperienza, vista, età...). Se ci pensate bene spesso e volentieri la distanza di sicurezza è stata ridotta a mera formula matematica senza capirne le più profonde finalità. L'importanza di capire questo concetto è fondamentale (come molti altri del resto) per potersi garantire una guida sicura. Non ci sarà patente a punti o decreto legge che vi permetterà di frenare in tempo se non manterrete un'adeguata distanza da chi vi precede. Inoltre l'art. 149 del codice della strada impone che durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono. Se non si rispetta tale norma si incorre in una sanzione e in una decurtazione punti.
TRAFFICO CONGESTIONATO - Certo bisogna essere sinceri: oggi come oggi il traffico cittadino e quello delle tangenziali spesso e volentieri non ci permette di mantenere una distanza di sicurezza adeguata alla velocità di marcia, ma non per questo bisogna sentirci autorizzati a stare attaccati al muso di chi ci precede. In autostrada le cose vanno già meglio ma solo in alcuni tratti.
DISTANZA ADEGUATA - La distanza di sicurezza deve essere adeguata, per quanto possibile, alle condizioni di traffico. È inutile stare appiccicati all'auto che precede se questa sta superando un'altra auto. Ci si può avvicinare senza esagerare invece se questi non ha nessuno sulla destra poiché, in caso di frenata, si dispone di una via di fuga per evitare l'impatto. C'è chi dice di tenere il piede sinistro sul pedale del freno durante i sorpassi per ridurre al minimo il tempo di reazione, ma è una manovra da lasciare ai più esperti, i piloti in grado di controllare e modulare la frenata come se utilizzassero il piede destro. E vi assicuro che è parecchio difficile!
UN PO' DI MATEMATICA - Tuttavia, per familiarizzare con il concetto di distanza di sicurezza, potrebbe essere un buon inizio rispolverare un po' di matematica... ma state tranquilli che noi della redazione, come la maggior parte di voi, non abbiamo tutta questa gran voglia di farvi una lezione di matematica. Il motivo? Alla guida non avrete il tempo di fare complessi calcoli matematici, ma sarà d'aiuto soltanto la vostra esperienza. Qualche numero, però, ve lo dobbiamo dare e non per suggerirvi la sestina vincente, ma per farvi capire l'importanza di mantenere la corretta distanza di sicurezza. Ricordate, per esempio, che alla velocità di 100 km/h si percorrono 27.8 metri al secondo. Vi chiediamo di ricordare questo dato solo per qualche attimo, per quanto questo valoreo da solo, ci dice solo quanto siamo veloci. Il nostro obbiettivo è capire in quanto tempo riusciamo a "reagire all'ostacolo" e poi a fermarci, in modo da poter calcolare quanto spazio dobbiamo lasciare tra noi e chi ci precede.
IL TEMPO DI REAZIONE - Le auto di oggi hanno impianti frenanti eccellenti che ci permettono di fermarci in spazi molto ristretti (specialmente se si possiede l'ABS) ma questo non significa che dobbiamo sentirci troppo sicuri... infatti uno dei fattori principali da tenere in considerazione è il nostro tempo di reazione. Il tempo di reazione equivale al tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e l'inizio della frenata e, di norma, varia tra i 0,5 e 1,5 secondi. Il tempo di reazione (che chiameremo t.d.r) medio, ovvero di una persona in condizioni psichiche e fisiche in buona efficienza, è di circa 7 decimi di secondo (ma di solito si considera il tempo di 1 secondo). Ciò significa che a 100 km/h, se un ostacolo improvviso compare sulla nostra strada, prima di spostare il piede dall'acceleratore al freno trascorrono 7/10 di secondo. Quindi prima di iniziare a frenare percorriamo quasi 20 metri! Calcolando che anche le auto che precedono avranno bisogno di spazio per fermarsi, la distanza di sicurezza non dovrà corrispondere allo spazio totale di arresto, ma è teoricamente sufficiente che sia pari allo spazio che si percorre nel tempo calcolato come t.d.r. il tempo necessario cioè a intuire la necessità di frenare e a spostare il piede destro dall'acceleratore al pedale del freno.
Ma questo solo teoricamente. Perché? Ve lo spieghiamo subito...
CONTA ANCHE LA VOSTRA AUTO - Chi vi dice che la vostra auto si fermerà più rapidamente di quella davanti a voi? Magari chi vi precede ha un'auto con l'ABS, quattro freni a disco e delle ottime gomme. In poche parole lui si ferma in 50 metri (valori teorici) mente voi ne impiegate oltre 70 (non avete l'ABS, le vostre gomme sono sgonfie o usurate...). Quindi come vedete lo spazio di arresto varia da condizione a condizione e da auto ad auto.
A riferimento possiamo prendere questa tabella con dei valori generali:
Velocità di marcia (Km/h)506090100130
Spazio percorso nel t.d.r. (1 secondo)1417252836
Spazio di frenatura1116354372
Spazio totale25336071108
I valori in tabella sono valori teorici e "ottimali", nella realtà i valori saranno più alti poiché come ho più volte detto ogni auto e ogni persona è diversa. Inoltre la decelerazione non sempre è costante (pochi premono in maniera efficace il pedale del freno...) e se le gomme dovessero bloccarsi la frenata sarà molto più lunga!
IMPORTANTE!
- in caso di pioggia i valori vanno aumentati del 20/30%;
- sulla neve o sul ghiaccio lo spazio di arresto può addirittura quadruplicare;
- in caso di stanchezza o riflessi appannati il t.d.r. può aumentare considerevolmente.
Pertanto prudenza sempre!
CONCLUSIONI - Come vedete anche a soli 50 Km/h ci vogliono ben 25 metri per fermarsi, quanto basta per "entrare e uscire" da un autobus. Quindi per rimanere sempre in sicurezza vi consiglio di:
  • stare attenti non solo a chi vi precede ma cercate di avere un "vista lunga", in modo da prevedere le manovre degli altri e quindi essere pronti a frenare in tempo;
  • rimanere sempre concentrati evitando di distrarsi con telefonate troppo lunghe (anche se usate l'auricolare, è provato che le telefonate lunghe distraggono chi guida), abbassare il volume della radio e non distrarsi troppo anche con chi è a bordo (ovviamente non vi sto chiedendo di non parlare ma di farlo nel modo giusto senza esagerare!);
  • Mantenere una guida "adattiva", cioè in grado di adattarsi alle varie condizioni meteo e non, oltre al fatto di guidare sempre con prudenza ed intelligenza;
  • usare un trucchetto che applico ogni giorno, tenetevi almeno a 2 secondi dall'auto che vi precede, anche 3 se siete in autostrada. Basta guardare l'auto che è davanti a voi, contare a mente quando passa sotto ad un cavalcavia (ad esempio) e vedere dopo quanto tempo voi stessi passate da li. Se ci metterte meno di 2 secondi siete troppo vicini!
Non Ci resta che augurarvi una buona guida sicura!

lunedì 25 luglio 2011

Cassazione: se non si è prudenti alla guida, non serve rivendicare la precedenza

A nulla serve rivendicare di avere la precedenza se viene provato che non si è stati prudenti alla guida. È questo il contenuto della sentenza n. 26657/2011 della Suprema Corte di Cassazione. In particolare, i giudici di legittimità hanno spiegato che è necessario "accertare il comportamento tenuto dagli automobilisti per verificare se in esso siano ravvisabili profili di colpa". 
Con l'esortazione ai giudici di merito a non applicare "alla lettera" il codice della strada, Piazza Cavour ha confermato l'assoluzione di un centauro che aveva procurato lesioni gravissime al conducente di un'autovettura che, senza rispettare la precedenza, aveva impegnato l'incrocio. L'uomo aveva travolto l'auto che non aveva rispettato l'obbligo della precedenza e i giudici di primo grado lo avevano scagionato da ogni colpa in relazione all'accusa di lesioni personali colpose in quanto si era ritenuto rilevante il fatto che l'altra parte non avesse rispettato il segnale di precedenza. Il verdetto veniva poi ribaltato dalla Corte d'Appello la cui decisione è stata poi confermata dalla Cassazione che esorta i giudici a non applicare il codice della strada senza l'analisi concreta del fatto e di eventuali profili di colpa: nel caso di specie, la Corte ha infatti rilevato che pur avendo la precedenza, l'uomo non è riuscito a porre in essere una manovra di rallentamento che avrebbe facilmente consentito di evitare l'impatto a causa della velocità.

Risarcimento danni: la presenza di una buca sul fondo stradale giustifica l'addebito di responsabilità al comune

In tema di risarcimento danni, la presenza di una buca sul fondo stradale giustifica l'addebito di responsabilità al comune per difetto di manutenzione. Anche il riempimento della buca ad opera della pioggia, pur avendo contribuito a causare il danno (nascondendo le asperità del suolo, le ha rese ancora più insidiose), non costituisce causa idonea ad esimere l'ente pubblico da responsabilità, ma è piuttosto una circostanza di fatto che invece aggrava gli effetti del vizio di manutenzione. La pioggia è infatti un evento normale e largamente prevedibile e non va confusa con una causa di interruzione del nesso causale quasi che si trattasse di evento esterno e non controllabile, di per sé solo sufficiente a produrre il danno. Corte di Cassazione Sezione 3 Civile, Sentenza del 24 maggio 2011, n. 11430.

mercoledì 20 luglio 2011

Incidenti ai bambini sulle strade


Nei primi sei mesi del 2011 registrati 203 episodi con 31 vittime (+24%) e 228 feriti (+16%)
Fra le vittime 26 bimbi erano trasportati e 5 a piedi
Il maggior numero di sinistri nell'area urbana (69,4%)
La Lombardia è la regione con il maggior numero di incidenti (35)
Tra i numerosi Osservatori il Centauro-Asaps, il più angoscioso è quello relativo agli incidenti con bambini coinvolti. I dati relativi ai primi sei mesi del 2011 evidenziano una situazione davvero preoccupante. Al 30 giugno l’Osservatorio ha monitorato 203 episodi significativi nei quali 31 bambini da 0 a 13 anni hanno perso la vita, di questi 6 erano bimbi stranieri. Duecentoventotto, invece, sono rimasti feriti. La maggior parte degli incidenti è avvenuta in area urbana con 141 eventi, pari al 69,4%41 gli incidenti avvenuti su statali e provinciali, 20,2% e 13 sulla rete autostradale, 6,4%.
Per 8 episodi non è stato possibile risalire alla tipologia della strada teatro del sinistro.
Delle 31 vittime, 26 erano bambini trasportati (128 feriti). i bimbi investiti e uccisi mentre camminavano sulla strada (73 i feriti). 23 i bimbi feriti mentre erano in bicicletta e i piccoli feriti mentre viaggiavano come passeggeri su moto o ciclomotori. La fascia d'età che paga il prezzo più alto è quella che va da 0 a 5 anni con18 morti e 65 feriti.
Segue quella da 6 a 10 anni con 10 morti e 68 feriti, infine la fascia 11-13 anni con 3 morti e 39 feriti. In alcuni casi non è stato possibile accertare l’età esatta delle piccole vittime.
In episodi il conducente investitore è risultato in stato di ebbrezza per alcol oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 14 gli eventi in cui i bimbi sono stati vittime di pirati della strada.
La regione che paga il costo più alto di incidenti stradali è la Lombardia con 35 eventi. Seguono l’Emilia-Romagna con 29 incidenti, la Campania e il Veneto con 16 e il Lazio e la Sardegna con 15. Confrontando i dati dei primi sei mesi del 2011, con quelli del medesimo periodo del 2010 si nota un aumento del numero complessivo degli incidenti, delle vittime e dei feriti. Le vittime nel 2010 furono 25, quest’anno 31 (+24%), e i feriti da196 sono passati a 228 (+16%). Anche quest'anno come l’anno scorso le strade più pericolose per i nostri piccoli - potrà sembrare strano - sono state quelle urbane, proprio quelle dove si usano meno i seggiolini e si rispettano poco i pedoni negli attraversamenti.
Insomma quelle dove ci si fida di più... (ASAPS)

comunicato ISVAP per Periti Assicurtivi

In allegato Comunicato dell’Isvap, con il quale l’Istituto raccomanda Intermediari e Periti assicurativi di astenersi da qualsiasi forma di pagamento anticipato, non essendo ancora stato emanato il decreto del MEF che fissa la misura dei contributi di vigilanza dovuti per l’anno 2011.

In particolare, potrete constatare che i pagamenti effettuati per importi o modalità diversi da quelli indicati nell’emanando Provvedimento ISVAP che sarà pubblicato sul sito internet, non potranno considerarsi validi ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di legge.