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mercoledì 18 giugno 2014

Ecco la telecamera per auto che notifica gli incidenti

Quante volte avrete avuto voglia, osservando un’automobilista che commette un’infrazione grave, di riprenderlo per poi denunciarlo alle forze dell’ordine. Lo scopo per cui è nata la telecamera KP1 prodotta da SmartWitness non è
sicuramente questo, ma i campi del suo utilizzo potrebbero essere molteplici. In buona sostanza, si tratta di un piccolo dispositivo che va installato all’interno dell’auto e che è in grado di fornire in meno di un minuto sia la notifica istantanea di un incidente stradale che il relativo video. Presentata durante il Commercial Vehicle Show di Birmingham, in Inghilterra, è figlia di un’azienda che opera nel campo dei sistemi di sicurezza per i veicoli.
UNA PICCOLA DASH CAM – Di dimensioni paragonabili a quelle di una webcam per computer, ha un nome più specifico, che è “dash cam”, con evidente riferimento al termine “dashboard”, che in inglese significa cruscotto. Questi dispositivi sono montati, per esempio, su tutte le auto della polizia degli Stati Uniti, per filmare inseguimenti e arresti, ma sono anche molto diffuse in Russia, dove le compagnie di assicurazione le usano come scatola nera per ricostruire le dinamiche dei sinistri. Ad ogni modo, la KP1 riesce a sfruttare le reti 3G o 4G, connettendosi nel giro di 60 secondi, inviando il video e i dati telematici di un incidente che si è appena verificato. La fotocamera è rivolta in avanti e va installata sul parabrezza con un tampone adesivo o con una ventosa. La trasmissione dei dati è supportata anche da un modulo GPS da 10 Hz e consente l’interazione con Google Maps, Google Street View e Google Earth per registrare le immagini della strada, con un angolo di visuale di 170 gradi.
SENSORE GPS E RETE 4G – Ma la KP1 è in grado anche di rilevare e inviare altri dati, come la posizione del veicolo, la sua velocità, l’accelerazione, l’angolo di sterzo e la forza frenante utilizzata. Per attivarsi il sistema utilizza un sensore giroscopio di terza generazione fornito da Bosch, che rileva l’accelerazione laterale. L’avvio è istantaneo e vengono ripresi i 10 secondi successivi all’impatto, occupando uno spazio di memoria pari a 150 KB. Così il file compresso è di piccole dimensioni e può essere inviato via mail in breve tempo utilizzando le reti mobili 3G o 4G. Il destinatario può essere chiunque, come l’assicurazione, un parente o il datore di lavoro, ma deve essere autorizzato dall’utente.
UN ELEMENTO DI SICUREZZA – Inoltre, la dash cam SmartWitness KP1 può essere utile anche in altre situazioni, come azioni premeditate durante l’incidente, rivendicazioni false sugli infortuni occorsi, contestazione su eventi reali, assenza di testimoni, accuse sui reati della guida, multe per eccesso di velocità e violazioni dei segnali del traffico. Anche per questo, specialmente per uso professionale, come quello che fanno i tassisti, una seconda dash cam può essere installata con l’obiettivo rivolto verso l’abitacolo, ma anche puntato lateralmente, per avere una visione completa negli incroci o negli attraversamenti.
di Alessandro Vai
Fonte : iltergicristallo.it

lunedì 16 giugno 2014

Specchio per grandine (Dellenspiegel)

Il nostro tempo è sempre incostante e ogni anno le grandinate aumentano. Ci ritroviamo spesso a dover visionare danni da grandine che in fotografia non risultano ben visibili come ad occhio nudo

Sul mercato (sopratutto tedesco) si trovano i cosidetti "dellenspiegel", questi "specchi" (posizionati a fianco della lamiera danneggiata) riflettendo deformano il bollo e lo rendono visibile


allego due link per scaricare un fac-simile da stampare (io l'ho stampato in formato A3 ma anche in formato A4 funziona) e plastificare. la funzione è la stessa ma molto più economica.

dellenspiegel linea grossa
dellenspiegel linea fine

Fari auto ingialliti? Ecco il trattamento anti UV di Philips

Provato il kit per la rigenerazione dei fari di Philips. La sua formulazione garantisce una lunga protezione contro i raggi UV

I fari dell'auto si ingialliscono e perdono l'originale trasparenza con il passare degli anni per effetto dei raggi UV e degli agenti atmosferici. Quando s'innesca il fenomeno di invecchiamento del policarbonato si riesce facilmente ad arginare l'ingiallimento dei fari con vari prodotti rigeneranti, che però nelle non resistono a lungo. E' stato provato il Kit Headlight Restoration di Philips oltre a far scintillare nuovamente i proiettori garantisce una protezione più a lunga dai raggi UV.
TRASPARENZA GARANTITA 2 ANNI - I lettori più attenti ricordano sicuramente che SicurAUTO ha analizzato più volte il problema dei fari auto ingialliti che, oltre a spegnere lo sguardo dell'auto, riducono la luce emessa dalle lampade, oscurando agli occhi del guidatore una porzione di strada sempre maggiore. Quasi  sempre si corre ai ripari per esigenze estetiche, ma quando la copertura trasparente dei fari blocca tutta la luce si corre il rischio di non superare la revisione auto. Come accorgersi che il problema estetico può minare anche la sicurezza di guida? E' molto semplice: quando la plastica dei fari opacizzata non permette di percepire la brillantezza della parabola cromata al sole, anche dopo aver lavato l'auto, è un chiaro campanello d'allarme. Nei casi peggiori, se gli anabbaglianti non emettono una luce di almeno 3700 lux (in riferimento all'auto utilizzata per il test) si corre il rischio di non superare la revisione periodica. I precedenti test di rigenerazione dei fari ingialliti ci hanno permesso di trovare sempre un valido rimedio ma dai test di durata del trattamento di rigenerazione ogni soluzione si è dimostrata valida quanto temporanea. Philips ha da poco lanciato sul mercato un kit di rigenerazione dei fari che garantisce la rinnovata trasparenza per 2 anni dopo il trattamento. Vediamo  come funziona.
KIT COMPLETO MA CONTENUTO - Il metodo è più o meno sempre lo stesso, cioè consiste nel rimuovere lo strato superficiale di policarbonato ingiallito con delle carte abrasive per poi lucidare il faro con polish specifico. Il kit di rigenerazione fari  di Philips, però, si spinge oltre, integrando una soluzione che previene l'insorgere delle microlesioni superficiali (la causa dei fari gialli o opachi). Prima di svelarvi se il gioco vale la candela, vediamo di cosa è compostol'Headlight Restoration Kit with UV protection al prezzo consigliato di 29,99 euro. Il packaging salva ambiente è molto generoso nelle dimensioni, ma potrebbe contenere tutto il kit anche occupando la metà dello spazio. Aprendo lo scatolo, infatti, si resta sorpresi per la completezza del materiale a corredo, tranne il nastro carta per mascherare la carrozzeria. Nel kit sono inclusi  3 flaconcini da 30 ml di Soluzione di pretrattamento (Water based pretreatment), Crema abrasiva (Cleaner) e Soluzione lucidante (Shine restorer), 3 carte abrasive (grana fine, media e grossa), dei panni per l'applicazione delle soluzioni, 2 guanti molto resistenti e il manuale d'istruzioni in pittogrammi, molto chiaro ma migliorabile.
SI PUO' USARE OVUNQUE SENZA UTENSILI ELETTRICI - Seguendo alla lettera le indicazioni incluse nel kit, anche i fari messi davvero male possono tornare splendenti come il primo giorno; basta mettere in conto una buona dose di olio di gomito. Il kit di rigenerazione fari Philips, infatti, è pensato per essere utilizzato in qualunque posto anche da chi non ha un garage e quindi non può utilizzare utensili elettrici. Così però i 30 minuti che prospetta lo scatolo sembrano piuttosto ottimistici per rigenerare due fari molto opacizzati, se si considera che la maggior parte degli utenti si avvicina a questi prodotti per la prima volta. Quindi prendetevi almeno il doppio di tempo per fare le cose con calma, anche perché il risultato finale dipende molto dall'accuratezza con cui seguite i vari passaggi (vedi gallery). La procedura illustrata da pittogrammi è molto chiara e  non c'è alcun rischio di commettere errori, tuttavia sarebbe di grande aiuto qualche nota integrativa alle immagini. Ad esempio, non effettuare il trattamento al sole o sui fari caldi e mantenere sempre bagnata la carta abrasiva per evitare che perda efficacia quasi subito. A parte questo, se si razionano le soluzioni da 30 ml senza inutili eccessi, il kit può essere utilizzato anche su altri fari con lievi segni di ingiallimento; basta procurarsi dei nuovi panni carta (va bene anche un panno in cotone morbido) e altra carta abrasiva perché resistono solo ad una applicazione. Il risultato visivo (in gallery) si commenta da solo ma per avere un riscontro scientifico abbiamo effettuato una prova dei fari in officinaprima e dopo il trattamento.
I FARI DIVENTANO 3 VOLTE PIU' LUMINOSI - Prima di provare l'efficacia dell'Headlight Restoration Kit with UV protection di Philips, i fari dell'auto utilizzata per il test non sembravano tanto opachi da necessitare un trattamento urgente, ma il provafari del Centro di revisioni autoveicoli ha smentito le nostre impressioni. Il faro sinistro, quello messo peggio, ha emesso un fascio luminoso del proiettore anabbagliante di "appena" 18 mila lux, pochi rispetto ai 46 mila lux che le stesse lampade Philips Night Guide montate durante il test hanno fatto misurare nella nostra comparativa lampade H7 su una diversa vettura di prova. Dopo il trattamento non ci sorprende che l'aurea trasparenza dei fari rigenerati proietti un fascio luminoso misurato in 56 mila lux. Ma una promessa è una promessa e presto vi potremo dire se il Kit di rigenerazione dei fari ingialliti Philips si distingue anche per la più efficace protezione anti UV nel tempo. Restate sintonizzati!
IN SINTESI
Prodotto: Philips Headlight Restoration Kit with UV protection.
Prezzo consigliato al pubblico: 29,99 euro (sul web si trova anche a prezzi inferiori).
Funzioni: ripristina la trasparenza dei fari ingialliti e opacizzati e protegge dai raggi UV per 2 anni.
Accessori in dotazione: carte abrasive, guanti monouso, soluzione di pretrattamento, polish, soluzione protettiva lucidante anti raggi UV.
Pro
  • Nessun prodotto per la rigenerazione dei fari ingialliti testato da SicurAUTO ha osato garantire la durata del trattamento per un tempo così lungo (2 anni). Le istruzioni non specificano se la soluzione protettiva va riapplicata nel tempo per preservare la trasparenza ma vi terremo aggiornati sugli sviluppi del test.
Contro
  • Le istruzioni chiare mancano di alcuni utili consigli. Ci saremmo aspettati un migliore compromesso tra dotazioni e prezzo, in linea con la qualità complessiva del trattamento. La carta abrasiva si usura facilmente e quella di grana molto fine (2000) non sempre è facilmente reperibile nei negozi brico.
di Donato D'Ambrosi (www.sicurauto.it) 

L’uovo sul parabrezza per rubare l’auto: la bufala da sfatare

Circola la notizia assurda che se vi lanciano un uovo sul parabrezza dovete tirare dritto senza accendere i tergicristalli. Niente di più pericoloso.

Ci vuole davvero poco affinché una frottola da bar diventi una colossale bufala rimbalzata da blog e forum. Stavolta ne abbiamo beccata una che mette in discussione le più astute strategie dei ladri per rapinare o rubare un'auto in corsa: l'uovo lanciato sul parabrezza. Visto che la bufala colossale può tradursi in un serio pericolo per la sicurezza di guida vogliamo sfatare un altro stupido mito.
L'UOVO MAGICO USATO DAI LADRI - Le automobiliste veterane dei fornelli hanno sicuramente riso leggendo della pratica di lanciare un uovo sul parabrezza per obbligare il conducente accecato a fermarsi. La parte esilarante quanto fantascientifica sta nel sostenere che l'uovo sia l'ultima trovata dei ladri perché innescherebbe una reazione chimico-fisica contro il vetro dell'auto. Fin qui ci sarebbe solo da rimproverare chi ci crede per non aver prestato attenzione durante le lezioni di scienze, ma il tormentone dell'uovo rischia di diventare un fenomeno seriamente pericoloso per la sicurezza di chi guida. Secondo il messaggio di allerta, se un uovo colpisce il parabrezza non bisogna attivare i tergicristallo e tantomeno fermarsi perché rischiereste di finire nella rete dei rapinatori, come sarebbe già successo a moltissime vittime.
A TUTTO C'E' UNA SPIEGAZIONE CORRETTA - "Il contenuto dell'uovo e l'acqua (del lavavetri, ndr) mescolandosi formano una sostanza vischiosa come il latte che ti impedisce di vedere dove vai, riducendo la tua visione del 90% e costringendoti a fermarti sulla strada, dove sarai vittima di una rapina.", recita il presunto messaggio di pubblica utilità, fornendo anche una spiegazione bizzarra di quanto accadrebbe. L'invito, inoltre, è di "non usare il tergicristallo e non spedire acqua sul parabrezza". E' evidente a questo punto che l'autore non abbia ben chiaro il concetto secondo cui il simile scioglie il simile, visto che a parte proteine, grassi e carboidrati, l'uovo è costituito per oltre la metà da sola acqua.
COSA FARE SE ACCADE DAVVERO - Volendo concedere il beneficio del dubbio a chi si è inventato la bufala del furto auto con l'uovo, il rischio di guidare alla cieca nel giorno di Carnevale c'è, se non avete liquido nella vaschetta lavavetri e se i tergicristallo non detergono bene (scopri qui come son fatti i tergicristalli). Quindi mantenete sempre efficienti i tergicristallo e rifornite la vaschetta lavavetri almeno ogni settimana con liquido specifico (va bene anche una miscela di acqua demineralizzata e detergente casalingo per vetri). Se doveste incrociare un burlone che si diverte in strada a lanciare uova, gavettoni e quant'altro sull'auto,mantenete la calma evitando sterzate o frenate brusche, attivate i tergicristalli e il lavavetro e, solo dopo aver raggiunto una posizione sicura, fermatevi senza scendere dall'auto e avvertite la Polizia, i Carabinieri o i Vigili Urbani.