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domenica 31 gennaio 2016

RiparaSicuro.it · Il sito degli autoriparatori classificati KeRete



È online RiparaSicuro.it
·        Il sito degli autoriparatori classificati KeRete
·        Uno strumento utile per farsi conoscere e scegliere dai consumatori

Milano, 28 gennaio 2016 – KeRete - società di consulenza strategica specializzata nel settore dell’autoriparazione – presenta www.riparasicuro.it, il sito degli autoriparatori "trasparenti", classificati KeRete con un rating oggettivo che va da 1 a 5 stelle.

Dopo aver proposto al mercato il sistema di Classificazione Professionale, KeRete ha progettato e realizzato Riparasicuro.it con la finalità di offrire agli autoriparatori classificati uno strumento di web marketing utile per farsi conoscere e scegliere dai consumatori in base a informazioni oggettive e verificate. Infatti, grazie al collegamento con il sito KeRete.it, collettore di tutti i dati ottenuti tramite la classificazione professionale, Riparasicuro.it rende fruibili tali informazioni agli utenti finali che così possono scegliere in maniera informata e consapevole l’autoriparatore più in linea con le esigenze di manutenzione dei loro veicoli, proprio come si fa con la scelta di un hotel.

Riparasicuro.it offre due livelli di visibilità per gli autoriparatori: il livello completo, con pin e scheda arancione e rating con le stelle KeRete, se è stato attivato regolarmente l’abbonamento per la Classificazione Professionale e se il questionario propedeutico è stato completato e già valutato da Federperiti; il livello basic, con pin e scheda azzurra e con le informazioni di base per essere contattati, se lo stesso questionario è stato già completato ma l’abbonamento non è stato ancora perfezionato e pertanto non è stata ancora fatta la valutazione da parte di Federperiti.
Per agevolare gli utenti finali, inoltre, sulle mappe di Riparasicuro.it sono presenti anche quegli autoriparatori che, non avendo ancora compilato il questionario per essere classificati, vengono identificati da un pin sottile e con una scheda contenente i recapiti della sede in cui operano.

Tra i tanti vantaggi per gli autoriparatori, Riparasicuro.it contribuisce a migliorare l’immagine aziendale grazie alla classificazione professionale, che comunica trasparenza agli utenti finali per via delle informazioni veritiere e oggettive sui servizi offerti. Inoltre, le aziende classificate sono identificabili grazie a un rating oggettivo espresso dalle stelle KeRete, alla descrizione dei servizi offerti, alla presenza di fotografie dell’azienda e dei recapiti per essere contattati - inclusi i link al sito aziendale e alle pagine sui social network - e alle recensioni dei consumatori, sempre più consultate. In questo modo, l’utente finale, completamente informato, sceglie l’autoriparatore tenendo conto delle stelle KeRete in funzione delle esigenze di manutenzione: maggiore è il numero di stelle, migliore è il livello di servizio offerto.

Tutti gli autoriparatori – per ora meccatronici e carrozzieri – possono ottenere gratuitamente le credenziali per essere visibili in modalità di prova su Riparasicuro.it, con pin e scheda azzurra, semplicemente rispondendo al questionario per la classificazione professionale che è disponibile sul sito www.kerete.it Per ottenere tutti i vantaggi del sistema KeRete, invece, è necessario attivare l’abbonamento oltre alla compilazione del questionario per la Classificazione Professionale: dopo la verifica delle risposte, effettuata in officina da parte di un esperto di Federperiti, l’azienda sarà immediatamente rappresentata su Riparasicuro.it come autoriparatore classificato, con pin e scheda arancione.

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KeRete - www.keRete.it

sabato 30 gennaio 2016

Nobis Assicurazioni rileva la maggioranza di Filo Diretto Assicurazioni

Alberto Di Tanno (azionista di riferimento del gruppo Intergea e di Nobis Assicurazioni) e il Gruppo Filo diretto (il cui azionista di riferimento è Gualtiero Ventura) hanno siglato un accordo che prevede la cessione della maggioranza delle quote di Filo diretto Assicurazioni (attualmente controllata al 100% da Filo diretto Holding) alla società Intergea Finance, di cui lo stesso Alberto Di Tanno è azionista di maggioranza e una quota della quale è di proprietà della società CF2000, che fa riferimento a Giorgio Introvigne.
Il nuovo assetto di governance di Filo diretto Assicurazioni – spiegano le parti in una nota – è stato strutturato “nel rispetto della massima continuità operativa” e vedrà alla presidenza Gualtiero Ventura, mentre Giorgio Introvigne è stato designato alla carica di amministratore delegato; gli altri consiglieri saranno Gerlando Lauricella (che ricoprirà la carica di vicepresidente), Alberto Di TannoSalvatore PassaroUmberto Panizza eMario Drossopulo.
Sulla base dei dati 2015 – si legge in una nota – l’aggregato Nobis-Filo Diretto ha un volume premi di oltre 100 milioni di Euro. Le due società operano in mercati complementari, “ma sono caratterizzate entrambe da forti elementi di innovazione, con una particolare focalizzazione sul concetto del servizio dell’assicurato e del risarcimento in forma specifica”.
Nel medio periodo, è inoltre prevista la possibilità di una fusione tra Nobis e Filo Diretto Assicurazioni “che potrà portare sensibili benefici sia in termini di miglior copertura della clientela esistente, attraverso un’attività di cross selling che possa utilizzare i punti di forza dei prodotti e servizi delle due compagnie, sia in termini di espansione su nuovi prodotti e mercati, senza modificare il focus sulle attuali eccellenze delle due società”.
L’operazione, soggetta all’autorizzazione da parte dell’IVASS, dovrebbe concludersi formalmente già nel corso del primo trimestre del 2016.
Intermedia Channel
http://www.intermediachannel.it/il-gruppo-intergea-nobis-assicurazioni-rileva-la-maggioranza-di-filo-diretto-assicurazioni/

domenica 17 gennaio 2016

Corso per ESPERTO E ESPERTO SPECIALIZZATO NELLE PERIZIE di VEICOLI D’EPOCA e DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO

Nel quadro di sviluppo di nuove professionalità nell’ambito del mondo “Automotive” FEDERPERITI ha messo a punto, con la collaborazione di QUATTRORUOTE Professional e RUOTECLASSICHE un percorso formativo di specifica specializzazione per la realizzazione di un “Registro” di “PERITI ESPERTI IN AUTO E MOTO DA COLLEZIONE” ovvero esperti sia nella loro valutazione che dei danni subiti che, infine, dei loro ripristini.
La qualifica che si andrà ad ottenere prevede due libelli di identificazione del professionista:
-          Perito esperto certificato;
-          Perito esperto certificato/specializzato.

Il corso si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli elementi utili, necessari, sufficienti ed atti alla formulazione di una perizia riguardante un’auto o moto da collezione ovvero storica e/o d’epoca come dir si voglia.
I partecipanti acquisiranno le nozioni di base ed avanzate sulle metodologie da applicarsi per la determinazione di valori sia ai fini valutativi che riparativi dei predetti veicoli e da fornirsi al mercato tutto, sia esso composto da singoli appassionati che Società o Club, che infine Compagnie di assicurazione.
La struttura del corso sarà la seguente:
-        Un Corso base realizzato in E-learning;
-        Successivo questionario di valutazione di apprendimento interattivo.
-        Workshop presso Musei o Collezioni private.

Si precisa che il corso base verrà realizzato in versione e-book, consultabile sia da “Tablet” che da “PC”. Il corso si svilupperà con modalità interattive, consentendo al partecipante di interagire con le parti del corso ovvero con:
-          immagini dinamiche
-          Pagine interattive
-          Richiesta di domande a virtual coach via e-mail

Svolgimento dei WORKSHOP: 
Coloro i quali avranno superato la prova d’esame potranno partecipare ai Workshop anche in modo non consecutivo, ma a scelta in quanto potranno esserci più visite allo stesso Museo ed in date diverse. Quando verrà diramato il calendario si prenderanno in considerazione i primi 12 (dodici) corsisti che hanno dato loro conferma di partecipazione.

Al conseguimento del titolo qualificante (previo esame presso commissione specifica) verrà pubblicato ed aggiornato l’elenco su Internet (Registro figure professionali dell'organismo di certificazione AICQ SICEV)

info ; http://www.federperiti.com/sites/federazione/index.php/corsi/autostorichedacollezione

domenica 10 gennaio 2016

Registro Generale degli Indirizzi Elettronici

Nell’ambito del Processo Civile Telematico, è stato istituito il Registro Generale degli Indirizzi Elettronici

Il  ReGIndE contiene i dati identificativi nonché l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dei soggetti abilitati esterni a dialogare ed interagire con il Tribunale, quali, tra gli altri, i consulenti del Giudice.

In pratica, dal 30 giugno 2014, i Tribunali ricevono gli atti endoprocessuali (relazioni peritali, ecc.) non più in formato cartaceo, ma esclusivamente con trasmissione telematica attraverso la posta elettronica certificata (PEC) e comunicano con i CTU esclusivamente con lo stesso mezzo.

Pertanto i periti assicurativi che svolgono funzioni di CTU devono procedere autonomamente alla registrazione al ReGIndE (“Registrazione in proprio di un soggetto”) secondo le modalità indicate sul Portale Servizi Telematici del Ministero della Giustizia al seguente link: http://pst.giustizia.it/PST/en/pst_1_0.wp?previousPage=pst_1_17&contentId=SPR355

L’indirizzo PEC va comunicato anche all’indirizzo ruoloperitiassicurativi@consap.it al fine di consentire l’aggiornamento dei dati di iscrizione nel Ruolo dei periti assicurativi.



sabato 9 gennaio 2016

Ruolo dei Periti Assicurativi

Consap, ai sensi dell’art. 159 lettera E del Decreto legislativo 209/2005, ha recentemente avviato la procedura di cancellazione dal Ruolo dei periti assicurativi che non hanno provveduto al pagamento dei contributi di vigilanza per gli anni 2013 e 2014.

Equitalia Sud, giusta Convenzione stipulata con Consap, ha provveduto ad inviare agli interessati lettere di sollecito al pagamento dei contribuiti arretrati.
Il pagamento, cui deve aggiungersi l’importo di € 10,00 a titolo di spese, dovrà essere effettuato esclusivamente con le modalità indicate nelle citate lettere, utilizzando il bollettino allegato alle stesse.
In caso di inadempimento entro la data di scadenza fissata, oltre alla cancellazione dal Ruolo, si darà luogo alla riscossione coattiva dei contributi dovuti tramite la stessa Equitalia Sud, con ulteriore aggravio di spese, ai sensi dell’art. 337 comma 4 del richiamato Decreto legislativo.

martedì 5 gennaio 2016

Radiazione esportazione auto all’estero: come cambia dal 2016

Veicoli, radiazioni per esportazione possibili solo con documenti doganali o reimmatricolazione all’estero.

Giro di vite contro i furbetti del finto export delle automobili solo per non pagare il bollo auto e le multe: dal 1° gennaio 2016, infatti, per effetto dell’ultima legge di Stabilità, chi chiede al P.R.A. una radiazione per esportazione deve dimostrare con adeguata documentazione (anche doganale) che il mezzo si trova effettivamente all’estero. In attesa, però, di adeguarsi alla mutata normativa, gli sportelli del P.R.A. continuano ad applicare solo la limitazione introdotte nel luglio 2014 che prevedono l’obbligo, per il titolare del mezzo, di dimostrare che il veicolo è stato reimmatricolato all’estero.
  
L’elusione normativa

A partire dal 2010, molti italiani, per sottrarsi al pagamento dell’Ipt e del bollo, hanno iniziato a vendere all’estero le proprie auto, reimmatricolandole e ottenendo targa straniera: operazioni tuttavia spesso fittizie e che, nonostante ciò, consente di circolare in Italia sfuggendo ai controlli automatici sulle infrazioni stradali e a quelli fiscali.
Per ridurre tale fenomeno, nel luglio 2014 il P.R.A. ha introdotto (con due circolari) una condizione alle radiazioni per esportazione: è necessario esibire agli uffici la fotocopia della carta di circolazione estera o comunque un’attestazione di avvenuta reimmatricolazione all’estero. Vincoli poi applicati in modo elastico, perché spesso tale reimmatricolazione presuppone proprio il fatto che il veicolo risulti già radiato in Italia.
  
La nuova norma

Per superare questo paradosso, la legge di Stabilità per il 2016 – approvata a fine dicembre 2015 – richiede più genericamente “copia della documentazione doganale di esportazione”, senza però stabilire, nel dettaglio, in cosa essa consista. Per colmare la lacuna è intervenuto lo stesso P.R.A. che ha disposto che la norma resti congelata, in attesa di chiarimenti ministeriali. Inoltre, c’è da capire come regolarsi in caso di cessione intracomunitaria, quindi senza documentazione doganale: la legge di Stabilità dice contraddittoriamente che la radiazione è possibile presentando “documentazione comprovante la radiazione” medesima.


Per maggiore chiarezza si riporta qui di seguito la norma appena approvata:

La parte interessata, intestataria di un autoveicolo, motoveicolo o rimorchio, o l’avente titolo deve comunicare al competente ufficio del P.R.A., entro sessanta giorni, la definitiva esportazione all’estero del veicolo stesso per reimmatricolazione, comprovata dall’esibizione della copia della documentazione doganale di esportazione, ovvero, nel caso di cessione intracomunitaria, dalla documentazione comprovante la radiazione dal PRA, restituendo il certificato di proprietà, e la carta di circolazione …

In attesa, dunque, dei chiarimenti richiesti e fino a nuove istruzioni, in materia di radiazioni per esportazione, si continueranno ad applicare le disposizioni già in vigore.
  
I contrapposti interessi

Sul fronte della esportazione e reimmatricolazione all’estero si scontrano, peraltro, due contrapposti interessi. Da un lato c’è quello dei demolitori, i quali lamentano la diminuzione del fatturando per via delle esportazioni che farebbero finire fuori dall’Italia anche numerosi rottami. Dall’altro lato, però, c’è l’ostacolo agli affari dei commercianti di auto i quali spesso, e legittimamente, ricollocano all’estero auto che ormai in Italia non si vendono più. E qui la reimmatricolazione avviene solo dopo che i commercianti esteri trovano un acquirente finale nel loro Stato. Dunque, il rischio è che gli operatori commerciali sollevino un contenzioso per illegittimo intralcio alla libera circolazione delle merci, della quale loro si avvalgono

fonte : http://www.laleggepertutti.it/107932_radiazione-esportazione-auto-allestero-come-cambia-dal-2016

sabato 2 gennaio 2016

RC Auto - IVASS riforma il risarcimento diretto - Fissati nuovi incentivi e penalizzazioni

Ivass spinge le compagnie a liquidare più rapidamente i sinistri e con maggiore controllo sui costi e sulle frodi. L’Autorità ha introdotto un sistema di incentivi o penalizzazioni per il risarcimento diretto previsto per la Rc auto che va a integrare il vigente sistema di rimborsi in base a forfait. L’obiettivo, si legge in una nota dell’Autorità, è quello di “scoraggiare comportamenti opportunistici e rischi di scarso interesse a contrastare le richieste di risarcimento esorbitanti o fraudolente”. il provvedimento dell’IVASS dello scorso 28 dicembre completa la revisione regolamentare avviata nel 2004 per rendere più efficiente il funzionamento del sistema di compensazioni. Il nuovo sistema creerà le condizioni per premiare le imprese più efficienti e, di converso, penalizzare quelle meno efficienti. Per tutte le imprese aderenti un apposito sistema di controlli consente all’IVASS  la verifica della rispondenza tra valori di bilancio e valori comunicati alla Stanza di compensazione.
Nella sostanza le variabili sulle quali si basa il sistema di incentivi e penalizzazioni - ritenute rappresentative della capacità e dell’efficienza gestionale di ogni compagnia - sono in primo luogo “il livello del costo medio dei risarcimenti (capacità dell’impresa di contenere i propri costi rispetto alle altre compagnie)”, “la dinamica temporale del costo medio tra un anno e l’altro (capacità dell’azienda di ridurre progressivamente nel tempo i propri costi” e “ la velocità di liquidazione dei sinistri (capacità dell’azienda di risarcire in modo veloce ed efficiente il proprio assicurato”. 
Nel calcolo della velocità di liquidazione “si tiene anche conto dell’attività antifrode svolta dalle imprese nel senso che ritardi o mancati pagamenti causati da forti sospetti di frode non incidono negativamente sull’indicatore di efficienza”. 

 (Fonte Il sole 24 ore)

Assicurazioni, Ivass: limiti per calcolo incentivi sistema Card

L'Ivass fissa i limiti per il calcolo degli incentivi e delle penalizzazioni nel sistema Card (convenzione risarcimento diretto). Con l'approvazione di un provvedimento il 28 dicembre, afferma l'authority, "si completa l'attuazione della revisione regolamentare avviata nel 2014 per rendere più efficiente il funzionamento del sistema di compensazioni previsto dalla Card".

È stato quindi introdotto, sottolinea l'istituto di vigilanza, "un sistema di incentivi o penalizzazioni che va a integrare il vigente sistema di rimborsi in base a forfait, con l'obiettivo di scoraggiare comportamenti opportunistici e rischi di scarso interesse a contrastare le richieste di risarcimento esorbitanti o fraudolente". Il nuovo sistema, a partire dal 2016, e già con riferimento ai risarcimenti erogati nel 2015, creerà le condizioni per premiare le imprese più efficienti e, di converso, penalizzare quelle meno efficienti. 

Le variabili, spiega l'Ivass, su cui si basa il sistema di incentivi e penalizzazioni, ritenute rappresentative della capacità e dell'efficienza gestionale di ogni compagnia, sono: il livello del costo medio dei risarcimenti (capacità dell'impresa di contenere i propri costi rispetto alle altre compagnie); la dinamica temporale del costo medio tra un anno e l'altro (capacità dell'azienda di ridurre progressivamente nel tempo i propri costi); la velocità di liquidazione dei sinistri (capacità dell'azienda di risarcire in modo veloce ed efficiente il proprio assicurato).

Nel calcolo della velocità di liquidazione si tiene anche conto dell'attività antifrode svolta dalle imprese nel senso che ritardi o mancati pagamenti causati da forti sospetti di frode non incidono negativamente sull'indicatore di efficienza. Il
sistema di incentivi e penalizzazioni si applica anche nei confronti delle imprese comunitarie operanti in Italia nel settore Rc auto e aderenti alla convenzione Card. Per tutte le imprese aderenti, conclude l'istituto di vigilanza, un apposito sistema di controlli consente all'Ivass la verifica della rispondenza tra valori di bilancio e valori comunicati alla Stanza di compensazione.

http://www.milanofinanza.it/news/assicurazioni-ivass-limiti-per-calcolo-incentivi-sistema-card-201512301419045527#