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lunedì 27 giugno 2016

LA CERTIFICAZIONE DEI TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI




LA CERTIFICAZIONE DEI TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI

AICQ SICEV, nella sua veste di Organismo di Certificazione di terza parte, e FEDERPERITI Servizi Innovativi, in qualità di Organismo di Valutazione di AICQ SICEV, promuovono congiuntamente lo Schema di Certificazione dei Tecnici per la ricostruzione e l’analisi degli incidenti stradali in accordo alla Norma UNI 11294:2015.
Alla data di emissione di questo comunicato sono già stati certificati 4 di questi Tecnici ed è stata istruita la pratica di accreditamento dello Schema.

Nell’ambito della circolazione stradale e, specificatamente, in quello dell’infortunistica stradale, da sempre opera una figura essenziale per accertare sia i fatti che le loro modalità di svolgimento, a supporto sia delle parti coinvolte che degli Organi di Giudizio (la Magistratura) sia degli Organi di Accusa o difesa (Procure ed Avvocati).

Nel passato, la suddetta figura era costituita solo ed esclusivamente da appassionati della materia che volontariamente, su base singola o collegiale, provvedevano sia alla loro formazione che al loro successivo aggiornamento. Tale figura è stata definita in vari modi a seconda della fonte, la definizione più usuale era quella di “Esperto in infortunistica stradale”, successivamente sintetizzata in “Ricostruttore di sinistri stradali”.
Più recentemente, un gruppo di volontari ha dato vita alla Norma UNI 11294 giungendo, in primo luogo, alla esatta definizione della figura professionale, ovvero “TECNICO PER LA RICOSTRUZIONE ED ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI” e, in secondo luogo, definendo i presupposti per disciplinare l’intera materia.
L’aver finalmente definito i presupposti, stabilito le regole e fissato i criteri in materia porterà benefici all’intero mercato, dall’utente della strada alla magistratura, in quanto la qualificazione, la specializzazione, la competenza, la preparazione e l’aggiornamento professionale non saranno più un mero volontaristico esercizio, ma saranno un obbligo a garanzia di tutte le parti interessate.
Perché la certificazione di questi Tecnici?
La certificazione delle professionalità e il mantenimento delle relative competenze costituiscono, in ambito europeo, la premessa alla libera circolazione delle professioni.
Essa consente al professionista di fruire dei seguenti benefici:
  • Riconoscimento e certificazione, da parte di un Organismo Terzo indipendente, accreditato secondo la norma ISO/IEC 17024, delle proprie competenze professionali sulla base di standard riconosciuti a livello nazionale e internazionale
  • Evidenza di continuo aggiornamento
  • Garanzia di rigore e rispetto del Codice Deontologico
  • Maggiore competitività sul mercato
  • Garanzia preventiva e continua di professionalità


Tecnico specializzato nella raccolta e nell’esame degli elementi relativi agli incidenti stradali e che si occupa dell’analisi e della ricostruzione degli stessi nei suoi aspetti meccanici ed in relazione alla legislatura vigente specifica in ambito giudiziario e in qualsiasi altro ambito professionale.

Destinatari della certificazione
  • Tecnici ricostruttori interessati a fare certificare le proprie competenze in materia di “ricostruzione e analisi degli incidenti stradali” secondo uno standard accreditato di valore nazionale e internazionale,
  • Tecnici ricostruttori interessati a dimostrare le proprie competenze tecniche come opportunità di carriera
Prerequisiti
Per accedere all’esame occorre dimostrare di possedere requisiti specifici, fra cui:
  • Esperienza Lavorativa specifica variabile in funzione del Grado di Istruzione posseduto (da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni)
  • Esperienza Operativa Specifica (minimo 30 casi compitamente trattati)
  • Conoscenza delle principali norme e leggi del settore
  • Frequenza di corsi o master di formazione specialistica

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE E LA LORO CERTIFICAZIONE
Struttura dell’esame:
La valutazione del possesso di questi requisiti costituisce il primo step dell’esame e avviene a cura dell’Organismo di Valutazione durante la fase di analisi documentale.
L’esame è composto da quattro prove:
  1. Esame scritto: almeno n° 50 domande a risposta chiusa, per un tempo massimo di 90 minuti, concernenti i cinque i compiti specifici previsti del paragrafo 5 della norma UNI 11294;
  2. Analisi e valutazione orale: analisi e valutazione di non meno di n° 3 lavori di analisi di incidenti stradali già svolti e breve esposizione orale degli stessi in un tempo massimo di 60 minuti.

  1. Esame orale pratico: analisi di n° 1 incidente reale con individuazione degli elementi salienti e impostazione dei calcoli principali, con l’ausilio di qualsivoglia programma software di ricostruzione scelto dal candidato, nel tempo massimo di 60 minuti.
  2. Esame orale: domande aperte relative a tutti i compiti previsti dal paragrafo 5 della norma UNI 11294, per un tempo massimo di 30 minuti.
I Partner del processo di certificazione e i loro ruoli
AICQ SICEV Srl è un Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento) per la Certificazione di figure professionali che operano nel mondo dei Sistemi di Gestione e delle Professioni in generale. AICQ SICEV è stata costituita nel 1990 da AICQ Federazione quale Schema di Certificazione per i Valutatori dei Sistemi di Gestione. Nel Novembre 2008 è stata costituita come Associazione di scopo ed, infine, nel Dicembre 2013 trasformata in AICQ SICEV Srl.

FEDERPERITI Servizi Innovativi Srl, è una società del Gruppo FEDERPERITI - Federazione Italiana tra le Associazioni dei Periti Assicurativi e Danni - che dal 1992 si occupa della tutela, valorizzazione e del costante aggiornamento professionale dei Periti assicurativi e dei Periti Danni tutti.

FEDERPERITI Servizi Innovativi S.r.l. opera quindi anche come Organismo di Valutazione di AICQ SICEV, ovvero responsabile delle attività d’esame propedeutiche al rilascio della certificazione e organizza le sessioni d’esame predisponendo il team di esaminatori.
Tutte le informazioni ed il regolamento sono visibili anche sul sito http://www.federperiti.com nella sezione Academy ed in particolare nella sezione dei TECNICI PER LA RICOSTRUZIONE E L’ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI 

Ramo r.c. auto: raffronto tra l’Italia e alcuni Paesi della U.E. sui premi e costi

L’analisi dell’IVASS ha riguardato il confronto, per il periodo 2010-2014, tra i premi r.c. auto pagati dagli assicurati in quattro dei principali paesi della U.E. (Italia, Francia, Spagna, Germania) e la relativa struttura (costo sinistri, spese, margine). I dati sono stati acquisiti con uno specifico questionario1 diretto alle rispettive Autorità di Vigilanza e integrati, ove necessario, con altre informazioni ufficiali disponibili.
La ricerca ha riguardato la sola garanzia obbligatoria della responsabilità civile e pertanto
non sono stati inclusi i prezzi del Regno Unito, in quanto non sono disponibili i dati della r.c. auto separati dalle coperture dei rischi accessori (furto, incendio ecc.) 35 . I quattro Paesi considerati costituiscono in ogni caso il 63% e il 61%, rispettivamente, della popolazione dell’Unione e dei veicoli circolanti della U.E nel 2014; i relativi valori medi possono essere ritenuti rappresentativi della media U.E.
La formazione del prezzo della r.c. auto nei mercati considerati è condizionata da impor-
tanti elementi strutturali. In primo luogo, la variabilità tra i redditi pro-capite e il costo della vita si riflette nel livello dei risarcimenti. Poi, assume rilievo il differente ruolo giocato dai singoli sistemi nazionali, risarcitori, sanitari e di welfare, in particolare nel trattamento del danno alla persona (danno biologico e patrimoniale)36.
Infine, va tenuto conto del diverso grado di penetrazione delle assicurazioni contro i danni
nei mercati assicurativi; infatti, la presenza di una maggiore raccolta premi nelle assicurazioni non auto consente agli assicuratori di offrire tariffe più basse nel comparto auto utilizzando i maggiori profitti degli altri rami danni. Al riguardo, l’Italia, ultimo dei cinque Paesi (considerando, in questo caso, anche il Regno Unito) come spesa pro-capite per le polizze danni, è invece il primo nella r. c. auto.
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Durante il periodo 2010-2014, in Italia è stato corrisposto un premio di tariffa di 209 euro
in più (+110%) rispetto alla media UE (400 euro contro 191 euro). Gli assicurati italiani, in dettaglio, hanno sostenuto spese per il costo dei sinistri – premio puro – (305 euro) più elevate del 79% della media (170 euro) e del 93% per commissioni di acquisizione e spese di amministrazione nel loro insieme (77 euro contro 40).
Peraltro, come evidenziato nella figura I.33, che riporta l’andamento delle medie dei singoli anni dal 2008 al 2014, si osserva il picco del premio pagato in Italia (422 euro) nel 2011 e dell’analogo differenziale di 234 euro rispetto alla media UE. Il gap tra l’Italia e la media U.E. decresce progressivamente sino al 2014 per effetto delle riduzioni di prezzo consolidatesi negli ultimi anni.

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Così nel 2014 la differenza di prezzo è scesa a 182 euro e il corrispondente differenziale
percentuale (+94%) risulta ridotto di circa 30 punti rispetto al picco del 2011 (124%).
Le figure I.35 e I.36 mostrano, per il solo 2014, rispettivamente il raffronto tra i prezzi e la relativa struttura di costo e la composizione percentuale delle varie componenti.
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Nel 2014, il differenziale di prezzo trova spiegazione:
– nel maggior costo dei sinistri – premio puro – per 117 euro (71% in più),
– nel costo delle spese (acquisizione e gestione nel complesso), 81 euro contro 37 euro,
– nel margine tecnico per polizza, (al netto dei proventi finanziari) per 22 (14 euro a fronte di un risultato negativo di -8 euro).
In termini relativi:
– il costo dei sinistri (premio puro) incide per il 74,9% in Italia; oltre l’80% in Germania e
Francia e per l’87% in Spagna, a fronte di una media U.E. dell’ 85%;
– il costo delle commissioni di acquisizione e spese amministrative incide per il 21,5% in
Italia – anche a causa della flessione della raccolta premi – e per il 16,6% in Germania,
21,3% per Spagna e Francia (media U.E. 19,4%);
– il margine tecnico è pari a circa il 4% per le imprese italiane mentre per gli altri paesi
europei è ancora negativo in misura variabile (dal -0,3% tedesco al -8,4% per le imprese
spagnole).
Fonte: Ivass
http://www.assinews.it/06/2016/ramo-r-c-auto-raffronto-litalia-paesi-della-u-sui-premi-costi/660020669/

sabato 4 giugno 2016

LA PERIZIA : VEICOLI D'EPOCA E DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO

LA PERIZIA
VEICOLI D'EPOCA E DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO


Federperiti, Ruoteclassiche e il training center di Quattroruote Professional insieme per certificare lo stato di conservazione della tua auto, riconoscere la correttezza dell'eventuale restauro, determinarne il corretto valore.


LE GARANZIE CHE FANNO LA DIFFERENZA
La perizia è espletata solo ed esclusivamente da tecnici di Federperiti che hanno completato la formazione sia di "Perito esperto" sia di "Perito esperto specializzato"..

La perizia è certificata dalla verifica e validazione della stessa da parte di un Comitato Scientifico nominato da Federperiti e da Ruoteclassiche.

Il certificato di stima è valido ai fini assicurativi.

La perizia è un report dettagliato e completo, fornito anche in elettronico, comprensivo di book fotografico, che può essere conservato,aggiornato e condiviso.

La validità della perizia è di due anni, rinnovabile.

I periti si awalgono della consulenza della redazione di Ruoteclassiche e della documentazione storica degli archivi di Quattroruote.

QUANDO CONVIENE CERTIFICARE IL VALORE DI UNA STORICA
Se hai deciso divendere la tua storica o acquistarne una in tutta tranquillità, anche senza visionarla direttamente

All'inizio o al termine di un restauro per certificare l'eccellenza del ripristino

Prima dicambiare o rinnovare la polizza diassicurazione furto e incendio

Quando, per qualsiasi motivo, necessiti di conoscere e certificare il reale valore corrente della tua auto

http://www.veicoli-depoca.it/main/index.php/le-perizie