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martedì 30 aprile 2013

Incontro Aicis con Consap


Il 12 aprile, la delegazione Aicis ha incontrato i responsabili del Ruolo Periti Assicurativi di Consap
Una riunione all'insegna della cordialità e di una disponibilità mai incontrata prima d'ora  nei diversi contatti con il precedente tenutario del Ruolo. Cordialità, in realtà, annunciata in quanto di pari tenore nelle telefonate che, negli scorsi mesi, hanno preceduto l'incontro odierno.

Sul tavolo, aspettative reciproche e grande propensione a valutare in quale modo la Consap potrà svolgere, nel migliore dei modi, un ruolo che al momento è al vaglio interpretativo da parte di diverse istituzioni.

È stata mostrata grande attenzione alle varie problematiche affrontate nell'incontro che hanno spaziato su tutti i temi già più volte sottoposti ad Isvap senza ottenere risposte,  oltre a quelli più tecnico - professionali che da sempre contraddistinguono le linee di Aicis su terzietà della tecnica, tecnicità del perito e della perizia, indipendenza del professionista da qualsiasi ingerenza di qualsivoglia mandante.
Abbiamo inoltre apprezzato i livelli di approfondita conoscenza, non solo sugli aspetti giuridici generali, ma pure su tutta la legislazione specifica di settore, con coscienza storica della successione dei vari interventi tecnico-normativi nonché nell'ambito automotive.

Due ore e mezza di propositività inevitabilmente demandata alla conclusione delle incombenze ereditate dal precedente gestore quali, ad esempio, l'organizzazione della prossima sessione d'esame, la cui data di pubblicazione è prevista entro giugno.

In definitiva, Consap sarebbe lieta di correre in parallelo con le necessità del Ruolo Periti Assicurativi, laddove non si presentino binari morti dettati dalla normativa. 

fonte www.aicis.it 

domenica 21 aprile 2013

Generali France coinvolge l’assicurato nelle gestione del sinistro


Tramite l'applicazione per iPhone "Autofocus" l'assicurato potrà inviare le foto e seguire le istruzioni per la procedura di perizia a distanza
Generali France coinvolgerà direttamente l'assicurato nella gestione del sinistro. Tramite l'applicazione per iPhone «Autofocus» non sarà più il riparatore a effettuare la supervisione sulla quale il perito si basa per valutare il danno, ma lo stesso assicurato, seguendo le istruzioni fornite dall’applicazione. Si tratta dunqe di una nuova versione della procedura di perizia a distanza.
La procedura si applica solo in alcune circostanze: sinistri lievi che non impediscono al veicolo di circolare, casi in cui non si presentano problemi di imputabilità o possibilità di ricorso, ed è l’agente a decidere se è applicabile o meno questa soluzione.
L’applicazione permette di identificarsi e di fare foto ai documenti, al veicolo e ai danni riscontrati. Questi elementi vengono poi trasmessi ai periti incaricati dalla compagnia che valutano l’ammontare dei danni e contattano l’assicurato. Quest’ultimo ha poi la possibilità di rivolgersi ad un'autofficina convenzionata della rete Assercar, di affidare il veicolo ad altro riparatore o di farsi indennizzare l’ammontare stabilito.

mercoledì 17 aprile 2013

AICIS RICHIEDE ADEGUAMENTO DELLE TARIFFE PER I PERITI ASSICURATIVI


Come da impegno assunto l'AICIS ha comunicato di aver inoltrato a tutte le assicurazione abilitate  la comunicazione relativa all’aggiornamento delle Tariffe per i Periti Assicurativi.
La comunicazione con una nota del Presidente Manbretti che  ringrazia tutti i Colleghi che hanno manifestato la loro adesione all’iniziativa, aggiunge che in questo modo contribuito all'attuazione.
Nelle prossime settimane sarà richiamata l’attenzione, mediante comunicazione all’ IVASS ed  sll’AGCM.
Il Presidente dell'AICIS, inoltre evidenzia la possibilità di sottoscrivere la petizione mediante  compilazione del modulo di adesione predisposto attraverso il sito

Sinistri stradali, copia atti anche in caso di lesioni


Incidenti stradali: anche in caso di lesioni il danneggiato ha diritto a copia del verbale senza attese

Articolo di Stefano Manzelli tratto da ITALIAOGGI

Il soggetto coinvolto in un sinistro stradale ora può ottenere copia dei rilievi dei vigili immediatamente
anche in caso di lesioni personali. Resta però necessario il nulla osta della procura nei casi più gravi che dovranno essere sempre tempestivamente segnalati dalla polizia stradale al magistrato.
Lo ha ribadito il procuratore della repubblica di Prato con la circolare n. 109 del 24 gennaio 2013. Per agevolare l’accesso agli atti dei sinistri stradali il magistrato toscano ha diramato istruzioni ad hoc. In pratica tutte le forze di polizia del circondario ora sono autorizzate a rilasciare copia degli atti del sinistro, senza specifico nulla osta, «ancorché in caso di lesioni personali colpose di qualsiasi gravità» e indipendentemente dal decorso dei termini dal fatto o dalla presentazione di querela.
Le uniche eccezioni residue, prosegue la nota, riguardano i sinistri con decessi o con prognosi riservata (che restano vincolati alla richiesta di nulla osta) e gli incidenti gravi o complessi che richiedono una adeguata ponderazione. Il riferimento in questo caso è agli incidenti particolarmente significativi dove la gravità dei fatti occorsi e degli accadimenti impone prudenza alla polizia giudiziaria.
Anche in questo caso sarà la procura a decidere se rilasciare il nulla osta per l’accesso agli atti. In tutti gli altri casi massima trasparenza per i fascicoli dei sinistri. Del resto l’art. 11 del codice stradale parla chiaro. L’ufficio che ha proceduto ai rilievi è tenuto a fornire sempre le informazioni richieste dagli interessati. Lo stesso articolo 21 del regolamento stradale pone alcune eccezioni «tutte imprescindibilmente legate all’avvenuta assunzione della direzione delle indagini da parte del pubblico ministero».
Sul piano pratico questa disposizione richiederà un maggior impegno degli operatori per redigere tempestivamente i rapporti e gli atti collegati. L’interessato infatti ora potrà chiedere a polizia, vigili e carabinieri l’accesso agli atti subito. Per questo motivo è evidente che le procedure di gestione della pratiche infortunistiche interne ad ogni singolo comando dovranno essere semplificate ed accelerate.

lunedì 8 aprile 2013

Comunicato stampa AIFVS su decreto ammazza risarcimenti danni alla persona

RC auto congelato il decreto ammazza risarcimenti
Balduzzi apre alle vittime della strada proposta da aifvs una revisione integrale delle tabelle di risarcimento per le lesioni gravi
Denunciata dalla AIFVS la mancata riduzione dei premi RC auto in dieci anni per effetto della diminuzione del 40% degli incidenti stradali


Il Ministero della Salute ha incontrato la Presidente della AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) Giuseppa Cassaniti con una delegazione di giuristi ed economisti. Dopo una esposizione tecnica giuridica ed economica sugli effetti impopolari e nefandi per le Vittime della Strada e della Malasanità dello schema di decreto “taglia risarcimenti” per i danni gravi alla persona è stata presa in considerazione la possibilità di congelarne l’approvazione ed apportare una integrale revisione del schema di decreto In particolare è stato proposto da AIFVS di ancorare i valori risarcitori alle tabelle del Tribunale di Milano aggiornate nel marzo 2013 e di introdurre una nuova formulazione delle tabelle medico legali in linea con gli ultimi aggiornamenti evolutivi scientifici e metodologici.

Durante l’incontro è stata inoltre denunciata la posizione di ANIA per il tentativo di trasformare il risarcimento in indennizzo. La AIFVS ha chiesto al Ministro di rispettare la volontà del legislatore dato che la Camera dei Deputati con la Mozione Pisicchio ha impegnato il Governo a ritirare il provvedimento ed a definire un nuovo regolamento utilizzando come valido criterio di riferimento i valori previsti nelle tabelle del tribunale di Milano.
La AIFVS ha denunciato al Ministro la falsa prospettazione da parte dell'ANIA di incertezze applicative delle tabelle del Tribunale di Milano che nel 2013 sono applicate in modo omogeneo secondo le indicazioni della Cassazione da tutti i Tribunali italiani.
La Aifvs a conferma della ingiustizia e della inutilità del decreto ammazza risarcimenti ha denunciato al Ministro anche la falsa prospettata previsione di riduzione dei premi rc auto del 4/5% se i risarcimenti verranno dimezzati per legge che non rivela e non considera la diminuzione degli incidenti stradali negli ultimi dieci anni che invece ha già enormemente e complessivamente ridotto i risarcimenti da parte delle imprese di assicurazioni che contemporaneamente hanno alzato i premi rc auto aumentando i profitti come ha confermato l’indagine IC 42 di AGCM dell’antitrust sul settore assicurativo.

Atto Camera Mozione 1-00743 presentata da PINO PISICCHIO testo di martedi' 25 ottobre 2011, seduta n.541 La Camera, premesso che: il Consiglio dei ministri del 3 agosto 2011 ha proceduto all'approvazione dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante la tabella unica nazionale del danno biologico per le menomazioni all'integrità psicofisica, dando finalmente esecuzione a quanto previsto dall'articolo 138 del codice delle assicurazioni, decreto legislativo n. 209 del 2005; quest'ultimo, infatti, stabiliva l'adozione di una specifica tabella finalizzata a rendere uniformi su tutto il territorio nazionale i risarcimenti delle menomazioni all'integrità psicofisica, comprese tra dieci e cento punti, e il valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all'età del soggetto leso, ciò allo scopo di ovviare ad un sistema eterogeneo fondato su tabelle predisposte dai singoli tribunali e suscettibili di dar vita a forti disuguaglianze e disparità di trattamento tra le vittime dei sinistri; a tal fine, la Corte di cassazione, con la sentenza n. 12408 del 2011, aveva stabilito che le tabelle del tribunale d Milano fossero quelle più proporzionali e congrue da applicare, considerato il metodo di calcolo e i valori determinati; il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, invece, modifica al ribasso i valori risarcitori, che risultano così fortemente inferiori ai valori contenuti nelle tabelle del tribunale di Milano; la conseguenza più immediata del regolamento in esame e' il dimezzamento dei risarcimenti del danno alla persona per sinistro stradale, che subirebbero un calo dal 40 per cento al 50 per cento: ad esempio, il danno biologico da invalidità permanente di un ragazzo di trent'anni, costretto su una sedia a rotelle da un incidente stradale, oggi e' pari a 868.265,00 euro; con le nuove tabelle sarà pari a 495.452,91 euro; per questo motivo si sono avute forti reazioni da parte delle molte associazioni dei consumatori e dei familiari delle vittime di incidenti stradali, che ritengono il provvedimento fortemente lesivo del diritto di tutti i danneggiati ad un adeguato e dignitoso risarcimento dei danni subiti, a fronte di un evidente e cospicuo risparmio per il comparto assicurativo, impegna il Governo: a ritirare il provvedimento di cui in premessa contenente la «Nuova tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità e del valore pecuniario da attribuire ad ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all'età del soggetto leso»; a definire un nuovo regolamento utilizzando come valido criterio di riferimento i valori previsti nelle tabelle del tribunale di Milano. (1-00743) «Pisicchio, Lanzillotta, Mosella, Tabacci, Vernetti, Brugger».


Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada

mercoledì 3 aprile 2013

Antitrust: sì all'Assicurazione che si accorda con propri carrozzieri


L'Antitrust dà l'ok alla clausola Rca che limita la facoltà di cedere il credito relativo al risarcimento a carrozzerie non convenzionate

Importante decisione dell'Antitrust, secondo cui la clausola Rca che limita la facoltà del danneggiato di cedere il credito relativo al risarcimento a carrozzerie non convenzionate con la Compagnia è legittima.
DI CHE SI TRATTA - Oggi, il credito per il danno subìto dall'auto in seguito all'incidente può essere ceduto a un terzo (al carrozziere) dalla vittima del sinistro: è la cessione del credito Rc auto, che la Cassazione ha di recente confermato essere una pratica legale. Tuttavia, la battaglia è aperta, e l'Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) nel novembre 2011 ha proposto l'abolizione della cessione del credito Rca, malvisto dalle Compagnie, perché ritenuto la causa di speculazioni e aumenti delle polizze. Nei mesi scorsi, la neonata Federcarrozzieri (associazione no-profit, che riunisce i carrozzieri indipendenti italiani, ossia non convenzionati con le Assicurazioni) ha segnalato che alcune Compagnie (Vittoria e Zurich) aggiungono nei loro contratti Rca clausole vessatorie nei confronti degli automobilisti, vietando il ricorso alla cessione del credito. E ora l'Antitrust s'è pronunciata a favore di Vittoria Assicurazioni.
I MOTIVI DEL SÌ - Quella clausola Rca, che limita la facoltà del danneggiato di cedere il credito relativo al risarcimento a carrozzerie non convenzionate con la Compagnia, è legittima in quanto non comporta un "significativo squilibrio" a carico del consumatore. Il Garante dice quindi no al carattere "vessatorio" della clausola contrattuale: ok all'accordo fra Compagnia e carrozzieri convenzionati. E in caso di cessione non autorizzata da parte dell'automobilista? Il contratto Rca prevede che gli eventuali maggiori oneri, non giustificabili sulla base dei criteri tecnici e di legge, rimangano a carico dell'assicurato. La limitazione, però, non opera se la carrozzeria è convenzionata con l'assicurazione o se la Compagnia non abbia manifestato il proprio diniego entro il termine di 4 giorni dalla richiesta dell'assicurato, con un meccanismo di "silenzio-assenso". Sempre secondo l'Antitrust, la limitazione della libertà contrattuale dell'assicurato rappresenta un rimedio per contrastare comportamenti fraudolenti, ed  è idonea a ridurre i costi di gestione dei sinistri con possibili riflessi positivi sui premi.
IN CONTROTENDENZA - Questa decisione dell'Antitrust suscita però qualche perplessità: pare vada in controtendenza rispetto a quanto appena detto dalla Corte di giustizia europea, secondo cui gli accordi fra Assicurazioni e carrozzieri sono anticoncorrenziali. Infatti, gli assicuratori ungheresi - in particolare la Allianz Hungária e la Generali-Providencia - concordano una volta all'anno con i concessionari automobilistici, o con l'associazione nazionale che li rappresenta, le condizioni e le tariffe applicabili alle prestazioni di riparazione che l'assicuratore deve fornire in caso di sinistro ai veicoli assicurati. Pertanto, in caso di sinistro, le officine dei concessionari possono procedere direttamente alle riparazioni in base alle condizioni e alle tariffe suddette. I concessionari sono quindi legati agli assicuratori sotto un duplice aspetto: in caso di sinistro, essi riparano per conto degli assicuratori i veicoli assicurati ed intervengono come intermediari a favore degli assicuratori medesimi offrendo assicurazioni automobilistiche ai propri clienti in occasione della vendita o della riparazione di veicoli. Gli accordi tra gli assicuratori e i concessionari prevedono che questi ultimi percepiscano per la riparazione una tariffa maggiorata in funzione del numero e della percentuale di contratti di assicurazione commercializzati per l'assicuratore interessato. La Corte europea sottolinea che, sebbene l'istituzione di un simile collegamento non significhi automaticamente che gli accordi hanno per oggetto una restrizione della concorrenza, essa può nondimeno costituire un elemento importante per valutare se tali accordi siano per loro natura dannosi al buon funzionamento del gioco normale della concorrenza.

Automobilisti, ecco la stangata targata PRA


Dopo pedaggi, sanzioni al Codice della Strada, autostrade, carburanti, assicurazioni è arrival’ennesima stangata per gli automobilisti: da oggi, le tariffe PRA salgono del 30%: lo stabilisce il decreto firmato dal ministro dimissionario dell’Economia, Vittorio Grilli.

Aumentano infatti gli emolumenti da corrispondere all’Automobile Club d’Italia per le formalità inerenti alla tenuta del Pubblico registro automobilistico, per il rilascio dei relativi certificati e per le visure e ispezioni.

Sono anche state introdotte esenzioni ed eliminati gli aggi dovuti dalle Province al PRA per la riscossione dell’Imposta provinciale di trascrizione. Va detto che le tariffe erano ferme dal 1994, ma certo si tratta di un’altra batosta difficile da digerire.

La tariffa relativa alla prima iscrizione, in caso di acquisto di un veicolo nuovo, o al rinnovo dell’iscrizione (in caso di passaggio di proprietà) schizza da 20,92 a 27 euro, il 29% in più rispetto alla vecchia.
l problema nasce dal fatto che l’ACI gestirà gratuitamente l’IPT per conto delle province: c’è la “necessità di garantire l’autonomo equilibrio economico-finanziario del servizio, in rapporto ai costi effettivamente sostenuti per l’espletamento dello stesso“.

da motorioggi.it