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giovedì 1 marzo 2012

Il governo vara un nuovo reato Omicidio stradale a chi guida ubriaco

L'annuncio del ministro Passera:
"Si configura se si ha tasso alcolemico sopra 1,5% o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti"

L’ipotesi di introdurre nel codice penale il reato di ’Omicidio stradale', accompagnata da 57mila firme raccolte in una proposta di iniziativa popolare, continua a far discutere i giuristi. Di certo c’è che gli oltre 70 interventi in venti anni sul Codice della strada, molti dei quali fatti per rispondere a «emergenze sociali», rendono necessario un intervento complessivo. Di questo è convinto il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, per il quale una legge delega potrebbe essere pronta entro l’estate, e che oggi, davanti alla Commissione Trasporti della Camera, ha detto che non è più attuale «la sostanziale impunità» per chi uccide mettendosi alla guida ubriaco o drogato. Parole che non possono che far piacere a Stefano Guarnieri, presidente dell’Associazione dedicata al figlio Lorenzo, morto a 17 anni nella notte tra il 1 e il 2 giugno 2010, dopo essersi scontrato, in sella al suo scooter a Firenze, con una Vespa condotta da un 45enne risultato poi ubriaco e positivo alla cannabis. Guarnieri fu il primo a lanciare l’idea dell’omicidio stradale e dell«ergastolò della patente. »Il segnale di attenzione« venuto dal ministro è importante dice, perchè »occorre affrontare una delle piaghe della nostra societa«. E anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, primo firmatario della proposta di legge popolare appoggiata dall’Asaps, l’associazione dei sostenitori polstrada, dall’Associazione Gabriele Borgogni e da Palazzo Vecchio, giudica positivo «il fatto che il Governo voglia stringere i tempi».

Proprio l’introduzione del reato di omicidio stradale, e l'ergastolò della patente, sono le novità che il governo sta approfondendo, in particolare dopo la presentazione della proposta di legge delega avanzata dal presidente della Commissione Trasporti Mario Valducci nonostante che, spiega Passera restino «alcune perplessità sulla modalità e la creazione del reato». Da 8 a 18 anni la pena che potrebbe essere proposta, fino all’arresto in flagranza. Ancor meno del reato, sul quale vengono valutati i codici degli altri Paesi europei, Passera sembra convinto dell«ergastolò della patente, »una proposta che appare unica nel suo genere in tutto il territorio Ue e che potrebbe risolversi in pregiudizio della libertà di circolazione« ha aggiunto. Che ci possano essere delle perplessità non si meraviglia neppure Renzi, che dice di non essere attaccato per forza al testo sul quale sono state raccolte 57mila firme: «l’importante è che il governo ne discuta e il Parlamento approvi la legge entro questa legislatura».

Un obiettivo che spera venga raggiunto anche il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, un ’pioniere' in questo campo: nel 2007 contestò l’omicidio volontario (con dolo eventuale) a un uomo, nel cui sangue c’era un tasso alcolemico 5 volte superiore al limite oltre a tracce di cannabis e oppio, che in un frontale uccise un altro automobilista. E se l’Asaps è soddisfatta della novità, Guarnieri spera che si arrivi a una soluzione «in modo da dare giustizia alle vittime, spesso giovani, e alle famiglie».

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