Improvviso risvolto nelle indagini sul dissesto di Fondiaria Sai: prerquisizioni della guardia di finanza nella sede romana dell’Isvap e negli uffici del presidente Giannini, al quale è stato notificato anche un’avviso di garanzia.
Isvap corresponsabile?
La vicenda in corso riguarda alcune verifiche disposte dalla magistratura torinese, che sta indagando sul dissesto di Fondiaria Sai, in merito a presunti inadempimenti o ritardi dell’Isvap negli anni 2008-2011 nell'esercizio dell’attività di vigilanza sul gruppo Fondiaria-Sai. Proprio in questi anni la società torinese ha accumulato perdite per oltre due miliardi di euro, situazione su cui la procura di Torino sta cercando di fare luce; proprio il ruolo dell’Isvap, nella sua “blanda” vigilanza, potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale
Quale reato è contestato a Giannini?
L’ipotesi di reato formulata dal PM torinese Marco Gianoglio nei confronti del presidente Isvap Giannini è di concorso in falso in bilancio. La perquisizione della guardia di finanza ha proprio lo scopo di acquisire documenti necessari a capire se l’Isvap e quindi il Presidente Giannini fossero a conoscenza della situazione di bilancio di FonSai, e se quindi vi siano state negligenze o omissioni nel controllo e vigilanza della società assicurativa.
Intanto arriva l’Ivass
La notizie del possibile coinvolgimento dell’Isvap nella vicenda FonSai arriva a poche settimane dall'istituzione ufficiale del nuovo istituto di vigilanza, l’Ivass, il cui statuto dovrà essere presentato dalla Banca d’Italia entro il 4 Novembre assieme alle procedure per le nomine dei due consiglieri. Il nuovo presidente per legge sarà il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, che a questo punto dovrà risollevare l’immagine dell’istituto di vigilanza sulle assicurazioni e riportare l’ambiente assicurativo a un clima più sereno, in attesa di nuovi risvolti sulla vicenda Fondiaria Sai.
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