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venerdì 16 novembre 2012

Tipi di vetture


Due volumi
Le più diffuse due volumi (si chiamano anche compatte) attualmente presenti sul mercato italiano sono la Fiat Punto e la volkswagen Golf, la Ford Fiesta e la Peugeot 106 (soppiantata poi dalla 206 e tra breve dalla ndr), l’Opel Corsa e Nissan Micra, la Lancia Y e l’inossidabile Rover Mini(sostituita dalla Rover 25 ndr) solo per citarne alcuni. Si chiamano così perché la loro forma è la somma di due parallelepipedi (volumi): uno, quello anteriore, racchiude il motore e l’avantreno. L’altro costituisce l’abitacolo, il bagagliaio e incorpora il retrotreno. Le macchine di questo tipo possono avere due, tre, quattro o cinque porte. Le piccole due volumi è rappresentata dalle Gt, le Granturismo. La Volkswagen Golf Gti ha rappresentato in questo settore un vero mito: è stata la due volumi di grandi prestazioni che per tutti gli anni ’80 ha costituito da un lato uno status symbol e dall’altro il surrogato delle coupè.
• Sono in pratica le city car, le auto per i giovani le prime macchine con le quali la gente si impratichisce alla guida ma anche le seconde o le terze macchine nel parco delle famiglie più numerose e più abbienti.
• Sono omologate per trasportare quattro, ma più spesso cinque persone.
Tre volumi
Sono le classiche berline, le ammiraglie piccole e grandi: un volume per il cofano motore e l’avantreno, un altro per l’abitacolo, un terzo per il bagagliaio e il retrotreno. Possono avere tre, quattro o cinque porte.
Una tre volumi può diventare coupè per ragioni di marketing. È accaduto ad esempio per la Ford Mondeo cinque porte: per dare una connotazione sportiva a questa berlina dalla linea filante, gli uomini del commerciale Ford l’hanno chiamata coupè.
• Sono le auto da lavoro, quelle da rappresentanza, quelle che piacciono alle persone più legate alle tradizioni.
• Sono omologate per trasportare cinque persone.
Due volumi e mezzo
È una sottospecie della tre volumi, in pratica una berlina che ha la coda “sfuggente”. Hatchback, che in italiano significa coda tronca, o fast back (coda veloce) sono due modi di individuare le berline a cinque porte con portellone di questo genere. Per ragioni tecniche (progettate e montare una porta molto ampia con un grande cristallo non è né semplice né economico) in queste vetture la coda viene accorciata rispetto alle tre volumi con il baule; viene accorciata ma il vano di carico risulta molto più ampio in quanto si sfrutta l’altezza ed è quindi più facile accedervi (esempi possono essere Fiat Brava, Renault Laguna, Toyota Carina ndr).
• Si tratta di berline da lavoro per chi non gradisce lo stile delle giardinette; di macchine gradite da chi ha famiglie numerose per la facilità di carico offerta dal portellone, o da chi viaggia a lungo nel tempo libero e trasporta molti bagagli.
• Sono omologate anche per cinque persone.
Familiare
Si tratta di una due volumi con il vano di carico molto più ampio di quello delle tre volumi. È un genere di carrozzeria che in Italia sta attraversando un momento di grande success: quasi 15 macchine su cento sono station wagon. Una volta destinata a una clientela di artigiani, piccoli imprenditori, commercianti che ne sfruttavano le caratteristiche per il lavoro, adesso la familiare è diventata lo status symbol. Tra i punti di forza oltre alla maggiore disponibilità di spazio c’è anche la possibilità di disporre di versioni omologate per sette persone. Queste vetture utilizzano due poltroncine ancorate allo schienale dei sedili posteriori e collocate contromarcia nel vano bagagli (esempi possono essere Lancia Dedra sw, Ford Mondeo wagon, Bmw Serie 3 Touring, Mercedes E 320 ndr).
• È il tipo di vettura preferito dai rappresentanti di commercio che devono portare un campionario che occupa molto spazio, ma anche la macchina preferita dalle giovani coppie (su una giardinetta lo spazio per culle, lettini, passeggini non costituisce un problema).
• Sono omologate anche per sette persone.
Spider
È la sportiva per antonomasia. La progettazione di una spider può essere del tutto originale o in altri casi può rappresentare la versione en plein air di una coupè. La spider può essere definita barchetta dal nome delle vetture sportive scoperte a due posti degli anni Cinquanta.
• Sono le macchine preferite dai giovani, ma anche dai quaranta, cinquantenni single, o tornati tali, a patto che non soffrano il mal di schiena a amino le prestazioni sportive (l’assetto è sempre piuttosto rigido) che le spider sono in grado di garantire. Autonomia del bagagliaio per due persone; cambio per due giorni.
• Il suo punto debole è l’essere omologata per due sole persone, talvolta 2 + 2.
Coupè
Un genere di vettura attualmente di successo. Messa precocemente in pensione ai tempi della seconda crisi petrolifera del 1983, la sportiva con carrozzeria chiusa a due porte è rimasta in letargo per qualche anno. Prima i costruttori giapponesi, poi gli europei, hanno cominciato a riproporla. Oggi quasi tutte le marche ne hanno una in listino. Ci sono due categorie di coupè: le purosangue, nate cioè da un progetto autonomo, e le ibride, ovvero le versioni sportiveggianti di berline a quattro porte, la cui parentela è chiaramente riconoscibile. Il vantaggio di una coupè derivate dalle berline è quello di offrire grande abitabilità e spazio per i bagagli. Le più grintose e costose, quelle fatte in serie limitate, possono anche definite berlinette, dal nome che Enzo Ferrari dava alle sue coupè negli anni ’50. Negli anni ’70, le Matra Bagheera e Murena si distinguevano per essere omologate per tre passeggeri che viaggiavano davanti seduti su una sola fila di tre poltroncine.
• Le coupè sono progettate per coloro che sentono l’esigenza di far girare la testa alle persone mentre attraversano le strade della loro città. Il prezzo d’accesso alle coupè non è certo alla portata di tutti ma l’effetto è assicurato.
• Ci sono coupè a due, 2 + 2, quattro e cinque posti.
Cabriolet
Di solito la cabriolet rappresenta la versione con tetto apribile e due sole porte di una vetture a due o tre volumi di successo: la Fiat Punto Cabrio, la Ford Escort Cabrio, per esempio. Naturalmente per costruire una cabrio occorre fare un grande lavoro di rinforzo della carrozzeria per ottenere una notevole rigidità torsionale (per fare in modo che le parti meccaniche, cambio, frizione, motore si disallineino quando la vettura viene spinta a velocità estreme o percorra strade sconnesse). È questa la ragione per la quale la costruzione delle cabriolet viene affidata a specialisti come Bertoni, Karmann, Maggiora, eccetera. Le più belle sono quelle senza rollbar, ovvero l’arco in metallo che protegge i passeggeri in caso di ribaltamento, ma che interrompe la purezza della linea della vettura. Una curiosità: di solito le cabrio pesano da 30 a 100 chili in meno rispetto al modello chiuso da cui derivano, proprio in virtù dell’irrigidimento della struttura.
• Sono vetture scoperte dalle donne. Più spaziose e confortevoli delle spider, con una metratura che consente di muoversi a capote aperta senza necessariamente scompigliarsi i capelli. Le cabriolet sono anche scoperte per la famiglia in quanto di solito hanno un bagagliaio di dimensioni accettabili
• Possono trasportare quattro o cinque persone.
Monovolume
Il loro anno di lancio fu il 1984: Chrysler Voyager in Usa e Renault Espace in Europa. Da allora di strada ne hanno fatta moltissima. Negli Stati Uniti i minivan sono tra i veicoli più venduti. Il successo negli Stati Uniti è determinato dal prezzo di vendita molto competitivo in quanto questo genere di veicolo, considerato commerciale., sfugge all’imposta sui consumi medi di carburante che i costruttori Usa devono pagare allo stato per le vetture. In Europa , e in Italia in particolare, si sta scoprendo che lo spazio, la possibilità di trasportare fin oa sette-otto persone in un veicolo che offre comfort di una piccola ammiraglia senza averne dimensioni( esempi ………) sono elementi preziosi che orientano le preferenze dei consumatori. Le monovolumi si distinguono per la linea a uovo che icorpora nella punta, cioè nella anteriore, il motore. Esistono due tipologie: la prima con una o + porte scorrevoli laterali (tuttospazio che puntano alla praticità), la seconda con tutte le portiere ad apertura tradizionale (modelli che vogliono stabilire una stretta parentela con le ammiraglie). Esiste anche le minivolumi come: …. .
• La monovolume è ilo mezzo preferito dai manager, che la possono usare come ufficio mobile, e dai bambini, che vi possono salire con un nugolo di amichetti.
• Sono omologate per sei, sette e anche otto persone.
(tratto da: “ In auto risparmiando (comprarla e usarla al meglio)”
di: Paolo Artemi edito da: $oldi/FrancoAngeli )

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